Quando e come avviene il rimborso del prestito obbligazionario? Quando si hanno delle obbligazioni queste permettono di ottenere delle cedole d’interesse a scadenza fissa fino a quando non avviene il completo rimborso del prestito.
In questa guida vediamo insieme quali sono tutte le possibilità di rimborso del prestito obbligazionario e come funziona questa forma di finanziamento. Pronto a scoprirlo? Continua a leggere il nostro articolo!
Rimborso prestito obbligazionario: le principali soluzioni
Il prestito obbligazionario come ogni finanziamento prevede un piano di rimborso con la restituzione completa della somma emessa. Questa pratica, segue un specifico regolamento che indica sia l’iter per il rimborso sia per l’ammortamento.
Nel dettaglio è possibile che la restituzione del capitale del prestito obbligazionario possa avvenire:
- In un’unica soluzione
- Attraverso un rimborso graduale a valore nominale
- Mediante l’acquisto di obbligazioni
- Con un’estrazione a sorte
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Restituzione in un’unica soluzione
Quando si procede alla restituzione del prestito obbligazionario in un’unica soluzione, questo vuol dire che il pagamento avviene nel mondo in cui c’è la scadenza del prestito naturale ossia già fissata.
In questo caso, si prende come valore l’equivalenza che sussiste tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso rispetto al valore del prestito nominale. Nel caso in cui il rimborso preveda un valore superiore a quello di emissione, si otterrà una ritenuta fiscale da parte della società per azioni sulla differenza dei valori.
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Rimborso graduale a valore nominale
In caso di rimborso graduale a valore nominale, ci si inserisce in un sistema che prende il nome di defalcazione. In questo caso, il valore nominale progressivamente diminuisce con gli interessi che vengono corrisposti agli azionisti.
Questo vuol dire che alle obbligazioni emesse viene gradualmente rimborsata una quota che ha valore nominale, che sono via via decrescenti.
Rimborso del prestito con estrazione a sorte
Le obbligazioni che sono soggette a estrazione sono dei titoli che vengono emessi nell’ambito dei prestiti obbligazionari con rimborso di tipo progressivo.
In questo caso, nel prospetto informativo, si possono identificare le date in cui l’emittente procede al rimborso del debito, fino a completa estinzione in corrispondenza della scadenza.
Con questo sistema di rimborso, si effettua poi un’estrazione a sorte dei numeri di serie dei titoli obbligazionari che si devono rimborsare.
Tant’è che la data d’estrazione come quella di rimborso sono entrambe stabilite all’interno del regolamento. In genere, il rimborso coincide sempre con la data di scadenza titoli, e con i numeri di serie pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale entro 10 giorni dall’estrazione, in modo da poter informare i titolari delle obbligazioni.
Acquisto di obbligazioni
Infine, il rimborso del prestito obbligazionario avviene attraverso l’acquisto di obbligazioni. In questo caso si tratta di una soluzione conveniente per chi le emette, in quanto, dal momento in cui il valore di mercato presentato dalle obbligazioni è inferiore rispetto a quello di rimborso.
Con l’acquisto e l’annullamento successivo delle obbligazioni, si registra di conseguenza un valore positivo.
Di contro, quando si presenta un valore di mercato superiore rispetto a quello del valore di rimborso si registra un valore negativo.
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Come funziona il prestito obbligazionario
Il prestito obbligazionario è un forma di finanziamento che le società per azioni ottengono a proprio favore da parte degli azionisti per riuscire a sviluppare la propria attività. Le somme finanziate sono pari a quelle che vengono versate per sottoscrivere i titoli aziendali.
Il prestito obbligazionario, viene emesso di solito dopo l’approvazione di un’assemblea straordinaria da parte dell’azienda. La delibera viene decisa in assemblea e dev’essere depositata presso il tribunale competente, in quanto si presenta come un debito che l’azienda contrae verso terzi soggetti.
Quando il prestito obbligazionario viene emesso, devono essere effettuati dei calcoli che sono finalizzati alla determina degli interessi che dovranno poi maturare sul debito, nonché le cedole che si trovano in scadenza e interesse a fine esercizio, la quota d’ammortamento relativa al disagio sui finanziamenti, che dev’essere annotata sul bilancio con cadenza annuale.
Il prestito obbligazionario viene emesso sempre all’inizio del mese e il rimborso prevede quote costanti annuale o con tasso di interesse fisso. È necessario decidere anche un programma o regolamento, che servirà a specificare la somma versata dall’obbligazionista.
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Caratteristiche principali di un prestito obbligazionario
Il prestito obbligazionario viene richiesto da parte di una società e viene rappresentato da obbligazioni che sono definiti in quanto titoli di credito.
I titoli di credito delle obbligazioni servono per riuscire a documentare il finanziamento che viene accordato da parte dei sottoscrittori alla società emittente.
Gli obbligazionisti diventano così creditori della società. Sebbene non abbiano alcun diritto di partecipazione e gestione della società, gli viene concesso un diritto a ricevere delle cedole di interessi con scadenza fissa, fino a quando non si esaurisce e conclude il rimborso del prestito.
Il prestito obbligazionario viene emesso attraverso tre modalità differenti:
- Alla Pari: in questo caso il prezzo di emissione è uguale a quello nominale del titolo.
- Sotto la Pari: in questo caso il prezzo di emissione è uguale al valore nominale del titolo.
- Sopra la Pari: in questo caso il prezzo di emissione si presenta superiore a quello nominale del titolo.
Il collocamento del prestito obbligazionario invece avviene in due modi: diretto, ossia quando procede la società emittente alla cura del suo collocamento all’interno del merca; indiretto, quando questo viene curato da parte di intermediari esterni.