Cessione del quinto – PrestitiMag.it https://prestitimag.it Fri, 05 Jan 2024 17:24:03 +0000 it-IT hourly 1 https://prestitimag.it/wp-content/uploads/2016/07/cropped-cropped-favicon-32x32.png Cessione del quinto – PrestitiMag.it https://prestitimag.it 32 32 Cessione del Quinto Poste Italiane: Come Funziona, Tempi di erogazione https://prestitimag.it/cessione-quinto-poste-italiane-funzionamento-tempi-erogazione/ https://prestitimag.it/cessione-quinto-poste-italiane-funzionamento-tempi-erogazione/#respond Sun, 09 Jan 2022 08:09:00 +0000 https://prestitimag.it/?p=15351 Se sei un pensionato INPS o un dipendente pubblico statale, puoi richiedere un finanziamento alle Poste Italiane tramite Cessione del Quinto.  Puoi fare richiesta anche se non rientri in queste categorie di lavoratori.

Leggi  il nostro articolo e scopri subito come funziona ed i tempi di erogazione.

Cessione del quinto poste italiane: dove attivarlo

Puoi richiedere un finanziamento presso qualsiasi ufficio postale e parlare direttamente con il consulente di Poste Italiane, previo appuntamento in filiale oppure telefonando al numero verde gratuito 800 211 290.

Puoi avere subito un preventivo non vincolante se porti un documento di identità, il tuo codice fiscale e un documento che attesti il tuo reddito.

Cessione del quinto poste italiane Come Funziona, Tempi di erogazione
Cessione del quinto poste italiane Come Funziona, Tempi di erogazione

 

Cessione del quinto poste italiane: caratteristiche del finanziamento

Il finanziamento di poste italiane tramite cessione del quinto presenta una serie di caratteristiche e vantaggi che ti riassumiamo in questo elenco:

  • I tassi d’interesse di Poste Italiane sono inferiori rispetto ad altri istituti di credito.
  • Puoi usarlo per estinguere altri prestiti.
  • Puoi usarlo anche se hai finanziamenti già in corso.
  • Puoi farne richiesta anche se non hai un conto corrente (BancoPosta o bancario).
  • Puoi rimborsare le rate secondo le tue esigenze, fino massimo ad 1/5 dello stipendio (o pensione) e verranno direttamente trattenute.
  • Le coperture assicurative sono obbligatorie per legge ma sono tutte a carico dall’Ente Erogante.
  • Non è richiesta nessuna garanzia aggiuntiva.
  • Puoi farne richiesta anche se lavori nel privato, hai un contratto a tempo determinato o sei un professionista autonomo. In questo caso il finanziamento sarà oggetto di valutazione da parte di Poste Italiane.
  • Puoi fare richiesta di finanziamento a Poste Italiane in modo autonomo perché non serve la firma di un coobbligato.
  • Puoi accedere al prestito Cessione del Quinto Poste Italiane anche se sei segnalato al Crif.

Puoi consultare le condizioni dettagliate sul sito Poste Italiane.

Cessione del quinto poste italiane: come funziona l’erogazione

Per la cessione del quinto, le Poste Italiane non richiedono un conto corrente. In questo caso il finanziamento ti viene erogato tramite assegno vidimato non trasferibile, spedito all’indirizzo che hai fornito.

Tieni inoltre presente che:

  1. Il rimborso delle rate avviene direttamente trattenendo le quote dalla tua busta paga o pensione.
  2. Per i dipendenti pubblici, il conto è necessario per la delegazione di pagamento.
  3. Se invece hai un conto BancoPosta il finanziamento ti verrà accreditato direttamente lì.
  4. I pensionati possono utilizzare il libretto nominativo di risparmio ordinario per l’accredito.
  5. Le rate fisse mensili sono a partire da 50 euro.

Cessione del quinto poste italiane: tempi di erogazione

Questo finanziamento è più rapido rispetto altre tipologie di prestiti. In genere passano dai 10 ai 15 gg lavorativi per ottenerlo da quando fai la richiesta tramite il consulente della tua filiale di Poste Italiane.

I tempi possono essere più lunghi se non rientri nelle caratteristiche per cui è stato pensato il prodotto Quinto BancoPosta, ossia se non sei un dipendente pubblico o pensionato INPS.

Inoltre, dall’accettazione della richiesta alla prima erogazione del prestito, possono passare ancora 2 o 3 settimane.

Cessione del Quinto  poste italiane: modalità di attivazione

Quando hai firmato il contratto, tramite il consulente di Poste Italiane che segue la tua pratica, devi inoltrarlo al tuo datore di lavoro, il quale deve darti il proprio consenso con un documento specifico. Questo pone fine alla parte burocratica e il finanziamento può partire.

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Rimborso commissioni su rinnovo Cessione del Quinto https://prestitimag.it/rimborso-commissioni-rinnovo-cessione-quinto/ https://prestitimag.it/rimborso-commissioni-rinnovo-cessione-quinto/#respond Thu, 06 Jan 2022 10:16:00 +0000 https://prestitimag.it/?p=15356 Se hai un finanziamento con cessione del quinto e vuoi rinnovarlo, puoi avere  il rimborso delle commissioni. Leggi il nostro articolo e scopri come fare.

Puoi rinnovare la cessione del quinto se hai bisogno di ulteriore liquidità o per rinegoziare le rate, in modo da pagare quote inferiori rispetto a quelle stabilite in passato.

Questo comporta la necessità di estinguere in anticipo il finanziamento in corso e di sostituire all’attuale un nuovo finanziamento.

Il rinnovo della cessione del quinto però comporta anche l’addebito di commissioni bancarie e un rimborso non sempre corretto delle commissioni di cui avresti diritto.

Quali commissioni sono oggetto di rimborso

La legge italiana (e anche europea) stabilisce che a diritto ad avere il rimborso delle spese non maturate per estinzione anticipata di un contratto di cessione del quinto in caso di rinnovo:

“In caso di estinzione del finanziamento mediante rimborso anticipato, il consumatore ha diritto alla riduzione del costo totale del credito, in misura pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto di finanziamento e di quelli ad esso funzionalmente collegati (art. 125 sexies, co. 1, d.p.r. n. 385/93, in relazione all’art. 121, co 2, stesso decreto)

Tuttavia potresti ottenere solo un rimborso sugli interessi non ancora maturati mai non su tutti gli altri costi, i quali ti dovrebbero essere restituiti a parte.

In generale puoi trovarti addebitate dalla banca/finanziaria delle spese o commissioni non dovute, tra le quali indichiamo:

  • commissioni: bancarie, alla rete distributiva, finanziarie e di attivazione
  • spese di istruttoria, di intermediazione, per prestazioni generiche
  • i premi assicurativi non maturati.

Come puoi fare per richiedere il rimborso dovuto?

La soluzione più semplice che puoi mettere in atto è di tipo stragiudiziale, tramite invio di una PEC all’istituto di credito/finanziaria da cui vuoi ottenere il rimborso, contenente l’istanza di reclamo con la diffida e la messa in mora.

L’istanza di reclamo deve essere il più possibile esaustiva, descrivendone le motivazioni, anche giuridiche, e la quantificazione del rimborso desiderato. Dovrai presentare tutti i documenti che accertino la tua situazione, come ad esempio il contratto di cessione del quinto, il conteggio estintivo, un qualsiasi documento dal quale si possa ricavare la rata versata e la banca/finanziaria.

Dal 1 ottobre 2020, il soggetto destinatario ha tempo 60 gg per darti una risposta ed evitare il contenzioso. Se il tuo reclamo non ottiene riscontro, puoi portare avanti il ricorso formale presso l’Arbitro Bancario Finanziario, senza obbligo di ricorrere ad un legale.

In genere i rimborsi delle commissioni che puoi ottenere si aggirano tra i 1500 euro e i 7000 euro.

L’ABF, Arbitro Bancario Finanziario, è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia. Per approfondimenti si rimanda al sito ufficiale.

Rimborso commissioni su rinnovo Cessione del Quinto
Rimborso commissioni su rinnovo Cessione del Quinto

Fonte Infografica: ABF

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Doppio quinto dello stipendio: Doppia cessione quinto, come funziona? https://prestitimag.it/doppio-quinto-dello-stipendio-doppia-cessione-quinto-come-funziona/ https://prestitimag.it/doppio-quinto-dello-stipendio-doppia-cessione-quinto-come-funziona/#respond Wed, 05 Jan 2022 08:03:00 +0000 https://prestitimag.it/?p=15689 Spesso si sente parlare di doppio quinto ma non tutti sono a conoscenza della definizione esatta di questa opportunità di finanziamento.

Proprio per questo motivo oggi vedremo insieme quali sono le principali caratteristiche di questa forma di prestito, elencandone caratteristiche, requisiti per richiederlo e modalità per domandarlo.

Cominciamo dalla definizione.

Cos’è la cessione del doppio quinto dello stipendio

Parliamo di cessione del doppio quinto o di doppia cessione quinto per riferirci al prestito con delega, una forma di finanziamento a tasso fisso associata al calcolo della cessione del quinto, che permette di ottenere una liquidità a fronte della trattenuta di due quinti (40%) dello stipendio.

Per il resto, le caratteristiche della doppia cessione del quinto ricalcano quelle ben più note della cessione del quinto.

In particolare:

  • i tempi di rimborso di questo finanziamento possono estendersi fino a 10 anni
  • il pagamento delle rate avverrà mediante trattenuta sulla propria busta paga
  • il finanziamento è sempre accompagnato a delle polizze assicurative
  • il tasso è fisso e le rate avranno sempre lo stesso importo
  • si può scegliere di estinguere la doppia cessione in qualsiasi momento.

Chi può richiedere il Doppio quinto dello stipendio

Il doppio quinto dello stipendio, o prestito con delega, è un finanziamento riservato esclusivamente ai dipendenti pubblici o privati in possesso di un contratto a tempo indeterminato.

Il prestito non può invece essere richiesto dai pensionati.

Inoltre, contrariamente a quanto avviene con la cessione del quinto dello stipendio, il doppio quinto dello stipendio è un atto facoltativo. Il datore di lavoro potrebbe pertanto scegliere di rifiutarne la concessione.

Doppio quinto per i pensionati

Nelle scorse righe abbiamo condiviso che il doppio quinto non è richiedibile dai pensionati, essendo dunque un finanziamento a beneficio esclusivo dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Insomma, non è possibile richiedere il doppio quinto per i pensionati INPS.

Il motivo è semplice. La legge prevede infatti che le trattenute sulla pensione non possono superare il 20% della somma mensile percepita. Una cautela che serve ad evitare il rischio di sovraindebitamento, per garantire un reddito mensile minimo.

L’unica deroga a questa normativa è quella del pignoramento in contemporanea a una cessione in corso.

Dunque, per ottenere nuova liquidità, ai pensionati non rimarrà altro da fare che domandare il rinnovo della cessione del quinto.

Vantaggi del doppio quinto

Il doppio quinto offre ai richiedenti una serie di vantaggi non sottovalutabili, che potrebbero risultare di grande utilità per chi va alla ricerca di una somma di denaro da impiegare per le proprie spese personali e familiari.

Per esempio, grazie alla doppia cessione del quinto puoi:

  • richiedere importi molto più elevati di quelli che potresti richiedere con un prestito personale ordinario o con una singola cessione del quinto
  • riunire diverse trattenute sullo stipendio in un’unica rata da pagare ogni mese, direttamente sulla busta paga
  • disporre di un programma di rimborso con rate costanti, a tasso fisso, rinegoziabile in qualsiasi momento
  • stipulare il finanziamento con un ente differente rispetto a quello che eroga la cessione del doppio quinto
  • indebitarti anche se sei un cattivo pagatore e hai avuto dei problemi nella restituzione di altri prestiti con le banche.

Svantaggi del doppio quinto

A proposito di cessione del doppio quinto, non mancano nemmeno gli svantaggi che, tuttavia, sono propri nelle caratteristiche tecniche del finanziamento.

In particolar modo, tra i contro del doppio quinto possiamo certamente annoverare il fatto che questa modalità di finanziamento è disponibile solamente per i dipendenti privati e pubblici, e non per i pensionati.

Inoltre, il finanziamento può essere richiesto solamente con una cessione del quinto già attiva.

Come richiedere la cessione del doppio quinto

Per richiedere la cessione del doppio quinto non devi fare altro che ripetere gli stessi comportamenti che hai già avuto per domandare la tradizionale cessione dle quinto.

Per quanto riguarda i documenti, tieni a portata di mano:

  • documento di identità in corso di validità
  • codice fiscale
  • ultima busta paga
  • un certificato di stipendio

Una volta che hai tutta la documentazione, ti sarà sufficiente richiedere uno o più preventivi della doppia cessione del quinto alle banche con cui hai già rapporti, o con altre banche rispetto a quella attuale.

Doppio quinto Finanziarie

Oltre che nelle principali banche, la cessione del doppio quinto è richiedibile anche in alcune delle più note finanziarie operanti in Italia. Vediamo insieme le principali e le loro caratteristiche.

Doppio quinto Findomestic

Findomestic, uno degli istituti di credito più famosi del nostro Paese, permette alla propria clientela di richiedere un doppio quinto o un prestito con delega. In questo modo sarà possibile ottenere una maggiore somma di denaro dalla banca, ma a fronte di un’unica trattenuta in busta paga.

Per poterne sapere di più è possibile prendere un appuntamento con l’agenzia della banca più vicina e domandare la disponibilità per una consulenza su questo tema, ottenendo così tutte le informazioni necessarie e scoprendo se sia possibile o meno ottenere questo credito.

Doppio quinto Compass

Anche Compass, come gli altri istituti di credito principali, permette di ottenere un doppio quinto dello stipendio. In alcuni casi, è possibile anche ottenere una liquidità aggiuntiva per un altro 10%. Al di là di ciò, non ci sono specifiche differenze rispetto a quanto abbiamo già anticipato in relazione agli altri finanziamenti di questa categoria.

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Cessione del quinto e cassa integrazione: cosa devi sapere? https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-e-cassa-integrazione-cosa-devi-sapere/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-e-cassa-integrazione-cosa-devi-sapere/#respond Wed, 05 Jan 2022 07:12:00 +0000 https://prestitimag.it/?p=15694 La cessione del quinto è un finanziamento che permette di ottenere una somma di denaro da restituire in rate mensili prelevate direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensione.

La legge prevede che l’importo delle rate della cessione del quinto non possa superare un quinto dello stipendio. Una misura che dovrebbe permettere al debitore di restituire il prestito senza troppe preoccupazioni, considerato che il livello di indebitamento sarà molto contenuto rispetto all’importo dello stipendio o della pensione.

Ma che cosa avviene in caso di cassa integrazione?

Quali sono le conseguenze per la cessione del quinto dello stipendio?

La polizza assicurativa sulla cessione del quinto

Come sappiamo tutti molto bene, nella vita qualcosa di storto può sempre capitare. E, considerato che gli imprevisti sono dietro l’angolo e che potrebbero essere particolarmente nocivi per il proprio equilibrio economico finanziario, in caso di cessione del quinto ci sono delle tutele ben definite per legge.

In particolare, la cessione del quinto è sempre accompagnata da una polizza assicurativa obbligatoria che ha come obiettivo quello di coprire i casi di insolvenza del cliente della banca.

Più dettagliatamente, la polizza assicurativa ha lo scopo di tutelare il dipendente contro il rischio di premorienza, invalidità e perdita involontaria del posto di lavoro.

In caso di pensionato, invece, ad essere tutelato sarà solo l’evento della morte prematura.

Ma che cosa avviene in caso di cassa integrazione? Che cosa succede? Tra quali casistiche rientra?

Cessione del quinto e cassa integrazione

Prima di tutto è fondamentale distinguere tra cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione straordinaria. Oltre a ciò, bisognerà anche conoscere il numero di ore a cui si è soggetti, e il numero di mesi di durata della procedura.

È infatti evidente che a seconda delle caratteristiche della cassa integrazione, diverse saranno anche le prestazioni della compagnia assicurativa.

In genere, con la cassa integrazione ordinaria si può ottenere il blocco della rata se questo provvedimento determina una riduzione dello stipendio significativa, tale da mettere in difficoltà la regolare restituzione del debito.

In questa ipotesi, di norma, si procede con la rinegoziazione della cessione del quinto, al fine di ridurre l’importo della rata e renderla compatibile con il nuovo stipendio netto.

Questo, però, avviene nel caso in cui vi sia una riduzione dello stipendio che, sebbene non marginale, non sia superiore al 30%.

Se invece la riduzione dello stipendio è superiore al 30%, è possibile fare una richiesta di sospensione del pagamento delle rate.

La procedura segue però diverse strade a seconda di quanto stabilito in contratto. È per esempio possibile che la banca possa rivedere la propria valutazione del rischio tenendo in considerazione che dovrebbe teoricamente rivalersi sulla solidità finanziaria di un’azienda che, se ricorre alla cassa integrazione, potrebbe essere in difficoltà.

L’assicurazione sulla cassa integrazione

Un discorso piuttosto simile vale per la cassa integrazione straordinaria, a zero ore. I tempi di sospensione del pagamento delle rate dipenderanno dalla durata della condizione suddetta e dalla solidità dell’azienda datore di lavoro.

Per il primo periodo, dunque, è possibile che la compagnia assicurativa possa coprire qualche rata del piano di pagamento, utile per il debitore di organizzarsi e trovare un nuovo posto di lavoro con cui poter rimborsare regolarmente il capitale presto in prestito. Dunque, alla fine del periodo di copertura assicurativa, le rate dovranno comunque essere pagate e, dunque, la polizza non potrà che essere considerata come una sorta di salvagente temporaneo.

Diverso è invece il discorso della perdita definitiva del posto di lavoro. In questo caso la condizione della perdita involontaria del posto di lavoro è contrattualmente definita, prevedendo il pagamento di un numero di rate pari generalmente a sei o dodici, dopo di che il debitore dovrà preoccuparsi di procedere al pagamento delle rate con i mezzi propri.

Cosa fare se si va in cassa integrazione

Se si riceve la cassa integrazione, la prima cosa che bisogna fare è contattare l’istituto di credito che ha concesso il prestito con la cessione del quinto.

In questo modo potrà prendere il via l’iter, attivato dalla stessa banca e dall’assicurazione, che permetterà di arrivare alla sospensione del pagamento della rata.

Ricorda che è importante lasciare una traccia formale. Cerca pertanto di comunicare con l’istituto di credito attraverso una posta elettronica certificata, una raccomandata o recandoti di persona presso la banca, consegnando una documentazione con la notifica della cassa integrazione e domandando una copia di ricezione.

Comunicare con il solo telefono senza lasciare tracce potrebbe infatti essere controproducente.

Cassa integrazione ordinaria

Delle situazioni sopra anticipate, quella ritenuta meno grave è certamente la cassa integrazione ordinaria. In questi casi è possibile ottenere una sospensione delle rate del pagamento della cessione del quinto, nella consapevolezza che la crisi aziendale si ritiene momentanea e facilmente risolvibile, con il datore di lavoro che non perde la sua solidità.

Cassa integrazione straordinaria

La cassa integrazione straordinaria può durare fino a due anni ed è una procedura generalmente riservata ai casi più gravi, ovvero alle aziende che vertono in una condizione di difficoltà maggiore.

Proprio per questo motivo la durata della cassa straordinaria è generalmente maggiore, dando il tempo ai dipendenti di trovare un’eventuale altra occupazione. Non è un caso che la cassa straordinaria sia spesso seguita dalla messa in mobilità.

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Estinzione anticipata cessione del quinto e rimborso parziale https://prestitimag.it/estinzione-anticipata-cessione-del-quinto-e-rimborso-parziale/ https://prestitimag.it/estinzione-anticipata-cessione-del-quinto-e-rimborso-parziale/#respond Tue, 04 Jan 2022 13:25:00 +0000 https://prestitimag.it/?p=15686 Ti stai domandando se si possa o meno fare l’estinzione anticipata della cessione del quinto?

La risposta è positiva.

A sancire la possibilità di estinguere il debito in modo parziale è lo stesso Testo Unito Bancario, che all’art. 125 sexies ci dice che il consumatore può rimborsare anticipatamente in ogni momento, in tutto o in parte, l’importo che deve al creditore.

Ma come si fa l’estinzione anticipata della cessione del quinto e rimborso parziale?

Calcolo estinzione anticipata cessione del quinto

In primo luogo ricordiamo che tutti coloro i quali sono interessati a procedere a un’estinzione anticipata parziale della cessione del quinto dovrebbero richiedere il conteggio estintivo, ovvero un documento che consente di calcolare con precisione il debito residuo.

Il calcolo dell’estinzione anticipata della cessione del quinto non è un documento vincolante. Tutto ciò che permette di fare è infatti procedere al conteggio di quanto dobbiamo al finanziatore e, se il contratto lo prevede, il calcolo delle spese accessorie, come la penale di estinzione anticipata del rapporto.

Il documento è utile anche nell’ipotesi di estinzione anticipata parziale.

In questo caso, infatti, il documento permetterà di comprendere come cambia il piano di rimborso del debito residuo, visto e considerato che le rate subiranno una decurtazione parziale dell’importo originario.

Come estinguere parzialmente la cessione del quinto

Una volta ottenuto il conteggio e, dunque, formalizzato con il creditore quanto andremo a rimborsare, si può procedere con l’effettiva estinzione parziale della cessione del quinto.

L’operazione potrà essere effettuata con qualsiasi strumento contabile tra:

  • bonifico bancario
  • addebito sul conto corrente del debitore
  • assegno circolare.

Affinché l’operazione vada in porto, è bene rispettare con precisione gli importi comunicati e le date di valuta, ovvero le date di effettiva disponibilità del denaro da utilizzare per la chiusura anticipata e parziale del rapporto.

Effettuata la transazione, il creditore rilascerà una ricevuta che permetterà di conoscere a quanto ammonta il debito residuo.

Estinzione totale della cessione del quinto

Naturalmente, il procedimento è il medesimo nel caso in cui si desideri procedere all’estinzione totale della cessione del quinto.

In questo caso, tuttavia, il rapporto verrà a cessare: non ci saranno debiti residui e altre rate da pagare mediante trattenuta sulla propria pensione o sulla busta paga.

Proprio per questo motivo al debitore verrà rilasciata una liberatoria dal prestito, con la quale viene messa la parola fine al rapporto di credito precedentemente instaurato tra le parti.

Estinzione anticipata cessione del quinto per decesso

Uno dei motivi per cui purtroppo la cessione del quinto può giungere a estinzione anticipata del finanziamento è quello del decesso.

Ebbene, in questo caso è utile ricordare che il finanziamento è sempre abbinato a un’assicurazione sulla vita del soggetto richiedente, in maniera tale da tutelare la banca e gli eredi del defunto.

Ecco dunque che in caso di decesso del debitore, l’onere del pagamento non passerà in capo agli eredi, ma sarà estinto proprio dall’assicurazione che era stata stipulata precedentemente.

Il costo dell’assicurazione sarà calcolato sulla base di alcuni fattori come:

  • l’importo del finanziamento
  • la durata del prestito
  • l’età del richiedente.

Dunque, una volta recuperata la documentazione attestante il decesso, gli eredi dovranno prendere contatti con la banca e/o con la compagnia assicurativa per formulare la richiesta di estinzione della cessione del quinto.

Estinzione anticipata cessione del quinto e rimborso dell’assicurazione

Considerato che ne abbiamo appena fatto cenno, non possiamo che occuparci di un altro aspetto che interessa l’assicurazione sulla cessione del quinto: il rimborso dell’assicurazione in caso di estinzione anticipata della cessione.

Si tratta purtroppo di un argomento che molti debitori tendono a sottovalutare!

Ti invitiamo pertanto a non scordare che in caso di estinzione anticipata della cessione hai il diritto a ottenere il rimborso di quella parte di premio assicurativo non goduto.

La richiesta potrà essere formulata direttamente alla compagnia assicurativa, anche per il tramite della banca concedente, e dovrà essere accompagnata dalla comunicazione delle coordinate bancarie del conto su cui desideri ricevere il rimborso.

Ricorda che si tratta di un tuo diritto, peraltro più volte confermato da alcune recenti sentenze in materia.

Nonostante ciò sono ancora tantissimi i debitori che non lo sanno e che lasciano questa quota di premio nelle tasche delle compagnie assicurative!

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Cessione del quinto in caso di morte https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-in-caso-di-morte/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-in-caso-di-morte/#respond Fri, 16 Jul 2021 22:46:07 +0000 https://prestitimag.it/?p=14739 Cosa succede con la cessione del quinto in caso di morte? Quali sono le garanzie per il creditore in caso di decesso del contraente il prestito?

In questa guida vediamo nel dettaglio cosa succede alla cessione del quinto in caso di morte e quali sono le assicurazioni che vengono richieste dal creditore per proteggersi da tale eventualità.

Cessione del quinto decesso del contraente: cosa succede?

La cessione del quinto in caso di decesso del contraente cosa prevede e cosa succede agli eredi? Quando si accede a questa forma di finanziamento, le banche e finanziarie, sia in caso di cessione dello stipendio sia della pensione, richiedono la firma di un’assicurazione: sulla vita e sulla perdita del lavoro.

Questa polizza serve proprio ad estinguere in debito nel caso in cui il contraente deceda prima di aver concluso il pagamento delle rate concordate nel piano di rientro della cessione di un quinto.

Quindi cosa succede concretamente nel caso in cui il contraente muore prima di estinguere il prestito?

Una delle domande più frequenti fatte da chi richiede la cessione del quinto è infatti: cosa succede se il beneficiario viene a mancare prima di aver finito di pagare tutte le rate.

Semplice, al momento del decesso gli eredi devono inviare alla banca –con la quale il debitore ha contratto la cessione del quinto– il certificato di morte. 

La banca con il certificato di morte può richiedere all’assicurazione il rimborso delle restanti rate e interessi dovuti per estinguere il debito e non far ricadere il debito sugli eredi.

Leggi anche: Prestiti per disoccupati, come richiederli e ottenerli?

Chi deve pagare in caso di morte del sottoscrittore?

In caso di morte del sottoscrittore del debito con la cessione del quinto, a pagare il debito è l’assicurazione obbligatoria che viene richiesta dalla banca proprio per riuscire a proteggersi in caso di problematiche quali decesso e perdita del lavoro.

Infatti, con la stipula della polizza sulla vita per il prestito, sarà l’assicurazione ad occuparsi dell’estinzione del debito e a pagare interessi e rate.

Ma ci sono dei casi in cui l’assicurazione non paga!

Infatti, come ogni polizza assicurativa, anche quella relativa al prestito con cessione del quinto prevede dei casi in cui non copre il debito, nonostante la presenza di un contratto di assicurazione sulla vita.

Nello specifico, non è l’assicurazione a pagare il debito della cessione del quinto, quando si presentano delle situazioni limite quali:

1.Suicidio del debitore nell’arco di tempo che va dalla firma della polizza ai 24 mesi successivi;
2. Morte del debitore a seguito di un comportamento doloso;
3. Nel caso in cui il debitore muoia a causa di gravi condizioni di salute di cui era a conoscenza già al momento della firma del contratto e delle quali non ha avvisato la banca.

Leggi anche: Prestito per studenti, i finanziamenti migliori

Onde evitare qualunque incomprensione sui termini dell’assicurazione sulla vita per la cessione del quinto, infatti, la banca al momento della stipula della polizza richiede:

  1. Un’autocertificazione nel quale il contraente il debito indica le informazioni rilevanti sulle sue condizioni di salute
  2. Nell’autocertificazione indica tutti i suoi dati anagrafici, compresa l’età al momento della richiesta del prestito
  3. Se all’interno di questa autocertificazione sovvengono degli elementi “rischiosi” le possibilità sono due: o non viene concessa la stipula del contratto di cessione del quinto oppure non si coprono le cause morte al momento della concessione del prestito.

Se non paga l’assicurazione allora chi si occupa di corrispondere quanto dovuto alla banca? In caso di decesso se non è l’assicurazione a pagare, dovranno essere gli eredi diretti a risanare il debito contratto con la banca.

In caso di mancanza di eredi diretti la banca può effettuare un pignoramento dei beni mobili, finanziari o immobili per rientrare del prestito concesso.

Come funziona l’assicurazione sulla vita cessione del quinto in caso di morte nel 2021

Il prestito personale con cessione del quinto prevede che la polizza assicurativa sulla vita, soprattutto in caso di richiesta da parte di un pensionato, sia necessaria.

Infatti, grazie a questa formula il prestito viene considerato “garantito” quindi senza pericolo per la banca che lo eroga ed ha la certezza di rientrare di quanto prestato e dei relativi interessi e al contempo sicuro anche per gli eventuali eredi diretti.

L’assicurazione sulla vita cessione del quinto ha un funzionamento molto semplice. Infatti, una volta che la banca invia i dati e l’autocertificazione dello stato di salute del richiedente, in base all’età l’assicurazione copre interamente la somma del prestito in caso di decesso.

Leggi anche: Cessione del Quinto dello Stipendio: calcolo 

Naturalmente, più grande è il richiedente il prestito, maggiore sarà il costo mensile dell’assicurazione vita per la cessione del quinto.

Un altro fattore che porta a un aumento dei costi della polizza è data dalla durata cessione di un quinto, in quanto più è lunga la rateizzazione maggiori sono i “pericoli” che si verifichi una problematica improvvisa come il decesso del richiedente.

Il pagamento dell’assicurazione è sempre ricompresa all’interno del calcolo rata cessione del quinto. Questo vuol dire che si la polizza viene corrisposta dal richiedente il prestito mensilmente, insieme agli interessi e alla quota capitale della cessione del quinto.

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Cessione del quinto in busta paga https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-in-busta-paga/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-in-busta-paga/#respond Thu, 01 Jul 2021 23:33:21 +0000 https://prestitimag.it/?p=14381 Non sai come funziona la cessione del quinto in busta paga e vorresti approfondire l’argomento? Innanzitutto, questo finanziamento viene classificato come “personale” e a differenza di tutti gli altri, le rate da saldare per consolidare il debito, vengono detratte proprio dal tuo stipendio mensile.

Una volta che la banca approverà la tua domanda di finanziamento, quest’ultima si occuperà di contattare il datore di lavoro dell’azienda per cui lavori, al fine di concordare di trattenere al massimo il quinto del tuo stipendio in busta paga.

Come spunta la cessione del quinto in busta paga?

Comprendere il funzionamento della cessione del quinto dello stipendio è assolutamente importante, ma quello che sicuramente ti starai chiedendo è come viene nominata tale voce nella tua busta paga. Insomma, come fai a comprendere qual è la somma trattenuta dal tuo salario?

Sul tuo documento riepilogativo dell’attività lavorativa del mese, vedrai la voce “quinto dello stipendio“, che sta ad indicare l’importo trattenuto per saldare il debito del prestito personale che hai contratto.

Nel caso in cui tale sezione fosse assente, ti suggeriamo di verificare qual è la somma trattenuta e successivamente individuare il nome assegnatogli a questa operazione finanziaria. Potresti trovare anche “delegazione di pagamento“, il che si differenzierebbe dalla cessione del quinto, poiché entrambi i finanziamenti possono coesistere contemporaneamente.

Esempi pratici della cessione del quinto in busta paga

Esempi pratici della cessione del quinto in busta paga

Per chiarirti le idee su come funziona la cessione del quinto in busta paga, ti mostreremo degli esempi pratici e quale calcolo andrebbe eseguito per trovare la massima quota cedibile. Innanzitutto, vanno distinti gli elementi fissi da quelli variabili.

  • Stipendio minimo stabilito dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Quest’ultimo comprenderà il livello attuale e il settore di competenza.
  • Tutti gli elementi fissi che si trovano nel CCNL.
  • Indennità di contingenza.
  • Scatti d’anzianità.
  • Superminimo.

Gli elementi variabili invece, li elenchiamo di seguito:

  • Malattia.
  • Infortuni sul lavoro.
  • Stipendio aggiuntivo per eventuali straordinari.
  • Benefit e premi economici in più e presenti nel contratto.
  • Festività e ferie sia non godute che godute.
  • Permessi retribuiti.
  • Indennità per mensa, reperibilità, turni straordinari, trasferte ed ulteriori voci.
  • Trattenute di natura previdenziale e fiscale.

Se qualcosa non ti convincesse, ti invitiamo a leggere la normativa che regola la cessione del quinto, questo ti aiuterà a comprendere tutto quello che è e che non è ammesso.

Adesso che hai distinto quali elementi fissi e variabili valutare, ecco una simulazione del calcolo della cessione del quinto:

  1. 1.500€ di stipendio al netto delle tasse e delle altre voci.
  2. 1.500x 13 (mensilità in busta paga) = 19.500€.
  3. 19.500: 12 (nonché i mesi totali) = 1.625€.
  4. 1.625: 5 (quinto cedibile) = 325€.

La raccomandazione più importante che vorremmo farti è inerente ai tassi di interesse. Analizza con accuratezza il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), in cui sono compresi tutti i costi necessari per ricevere il prestito personale.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro

La cessione del quinto prevede degli adempimenti obbligatori nei confronti del datore di lavoro, che sarà interpellato dall’ente di credito a cui hai fatto richiesta di finanziamento. Il tuo capo infatti, dovrà compilare un certificato in cui gli verrà richiesto quanto segue:

Dopo che la banca avrà concesso il suo benestare, il datore di lavoro non potrà rifiutare di trattenere la rata per il prestito personale in corso. Sempre il soggetto titolare dell’azienda per cui lavori, sarà in obbligo di comunicare all’ente finanziario, un eventuale cessazione del rapporto di lavoro.

A quel punto, vista l’impossibilità di trattenere la rata dalla busta paga, tu debitore dovrai presentare delle garanzie alternative o in alternativa, saldare il debito con un eventuale TFR accantonato.

Cessione del quinto in busta paga: le nostre considerazioni

La cessione del quinto in busta paga è sicuramente una garanzia efficace sia per la banca o l’ente di credito che ti concederà il finanziamento personale, ma soprattutto per te che potrai dormire sonni tranquilli potendo saldare il debito grazie al tuo salario mensile.

Il problema si presenta nel momento in cui disponi di un contratto a tempo determinato, che ti vincolerà dalla somma ottenibile e dalla durata del prestito, e qualora non avessi avuto modo di accumulare alcun Trattamento di Fine Rapporto.

Quindi, valuta minuziosamente questa opportunità e fai in modo di avere le carte in regola per poter accedere al credito senza problemi.

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Cessione del quinto: come si calcola, simulazione ed esempi https://prestitimag.it/calcolo-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/calcolo-cessione-del-quinto/#comments Mon, 14 Oct 2019 13:24:16 +0000 http://prestitimag.it/?p=1465 Vuoi sapere come fare il calcolo della cessione del quinto nel 2021? Sei arrivato nel posto giusto.

In questo articolo troverai uno strumento per vedere sulla cessione del quinto come si calcola, esempi e una simulazione del quinto nel modo corretto grazie al nostro tool Calcunzio.

Leggi con calma la nostra guida e se qualcosa non ti è chiaro o hai dubbi sul calcolo, sulla simulazione o sugli esempi di cessione del quinto forniti, lascia un commento e ti rispondo non appena possibile.

Cessione del quinto: fare il calcolo con Calcunzio 2021

Tramite il nostro tool Calcunzio, puoi fare il calcolo della cessione del quinto e trovare subito la rata per il tuo prestito, un preventivo online insomma.

Compila i pochi dati richiesti ed ottieni subito il risultato.

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Calcolo esempi e simulazione cessione del quinto

 

Prima di capire come calcolare la cessione del quinto è doveroso premettere cos’è e come funziona questa particolare forma di prestito.

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, non sono richieste motivazioni per la richiesta nè giustificativi di spesa come fatture o preventivi, regolamentato dal DPR 180/50, ed è un diritto di ogni dipendente o pensionato.

Sono sempre presenti ed obbligatorie due polizza assicurative, rischio vita e rischio impiego.

Può essere richiesto da tutti i lavoratori dipendenti, pubblici, statali, privati e tutti i pensionati, anche riguardo rimborso e rinnovo della cessione del quinto.
Come suggerito dallo stesso nome la rata massima applicabile al finanziamento è 1/5 (un quinto) del proprio stipendio o della propria pensione.

Questi ultimi fungono da garanzia per l’ente che erogatore, infatti la rata mensile verrà trattenuta direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico e versata alla banca o società finanziaria con conseguente riduzione di rischio di insolvenza.

Certificato di Stipendio

Al fine del calcolo cessione del quinto è possibile, in totale autonomia procedere con le dovute operazioni, ma al fine di ottenere un dato certo è sempre bene, ed in fase di istruttoria della pratica obbligatorio, presentare il certificato di stipendio.

Non preoccuparti, nulla di complesso e non dovrai essere tu a compilarlo.

E’ sufficiente infatti una semplice richiesta all’amministrazione per cui si lavora, e saranno loro a compilare il documento dove si certificano alcuni dati basilari, tra cui

  • La data di assunzione
  • La mansione
  • Le competenze economiche lorde e nette.

Prendendo queste ultime basterà dividere per 5 per trovare il proprio quinto dello stipendio.

Calcolo e simulazione cessione del quinto per i dipendenti

Per fare correttamente il calcolo della rata del quinto per i lavoratori dipendenti con busta paga, segui questi step:

  • Prima di tutto, devi avere l’ammontare preciso del tuo stipendio netto mensile in busta paga.
    Tutte le voci extra riguardanti la retribuzione base in busta paga come premi produzione, straordinari o assegni familiari devono essere sottratti
  • Ottenuto lo stipendio netto mensile in busta paga moltiplica per il numero di mensilità percepite nell’anno, a seconda del tipo di contratto di lavoro, ad esempio 13 o 14 mensilità.
  • Dividi per 12 il risultato del calcolo precedente
  • L’ultima operazione è dividere per 5 

Il risultato sarà il quinto massimo cedibile, la rata massima applicabile al prestito.

Cedolino della Pensione per il Calcolo della Cessione del quinto stipendio

Chi è un pensionato e vuole calcolare il quinto della sua pensione può farlo con una procedura molto semplice.

Perché la procedura di calcolo della cessione del quinto è molto semplice per i pensionati.

In questo caso la rata massima del quinto è presente su ogni cedolino della pensione.

Nel caso ci siano più pensioni sarà considerato valido il cumulo delle stesse su cui fare i dovuti calcoli.

Aspetto importante riguarda la quota cedibile, si tratta di un documento ufficiale rilasciato dall’inps di competenza, obbligatorio in fase di istruttoria della pratica ed unico documento valido ad attestare l’effettiva rata massima di quinto applicabile al prestito

Cessione del quinto: calcolo quinto stipendio per i pensionati

Per effettuare correttamente il calcolo della cessione del quinto per quanto riguarda i pensionati servono due dati:

  1. L’importo netto della pensione mensile, niente altro che l’importo complessivo meno le tasse  e trattenute fiscali, per comodità è possibile reperire il dato sul modello OBIS M, documento rilasciato direttamente dall’INPS.
  2. Avere una pensione mensile che sia superiore alla pensione minima. Questo valore cambia con cadenza annuale, per il 2021 è stato fissato a € 507[1].
    Quindi chi percepisce una pensione al di sotto di questo importo non potrà ottenere la “quota cedibile”, altro valore determinato automaticamente che serve a stabilire il tetto massimo della rata mensile di cessione del quinto.

cessione del quinto dello stipendio: simulazione e preventivo 2021

Vediamo adesso un esempio di simulazione della cessione del quinto.
Come abbiamo visto per calcolare la rata mensile:

  1. Calcoli il tuo stipendio netto e lo dividi per per cinque
  2. Il risultato sarà la rata massima applicabile al prestito
  3. Subito dopo andremo a moltiplicare la rata ottenuta per la durata di rimborso, espressa in mesi (es. 2 anni 24 mesi, 3 anni 36 mesi, 4 anni 48 mesi, eccetera…).

Il risultato di questa moltiplicazione darà il “montante” cioè l’ammontare complessivo che bisogna restituire.

Ammontare complessivo di capitale + interessi + assicurazioni + spese varie, qui è compresa ogni tipo di spesa e sarà la base su cui continuare il calcolo della propria cessione del quinto dello stipendio in busta paga.

Ottenuto il montante si dovranno sottrarre tutte le spese che fanno parte del finanziamento, come assicurazioni, spese di istruttoria pratica, commissioni di mediazione, ecc.. per ottenere l’importo netto erogato.

Esempi cessione del quinto stipendio: esempi pratici di calcolo quinto

Vuoi esempi di cessione del quinto? Qui sotto ti forniamo i migliori 3 esempi di calcolo e simulazione del quinto dello stipendio, per chiarirti le idee,  partendo da 3 casistiche diverse:

ESEMPIO CESSIONE DEL QUINTO A DIPENDENTE PRIVATO SENIOR
Dipendente privato con contratto a tempo indeterminato 45 anni di età e 10 di servizio

  • Stipendio netto: € 1.500,00
  • Rata massima: € 1.500,00/5 = € 300,00
  • Durata rimborso 72 mesi (6 anni)
  • Montante: € 300,00 * 72 mesi =  21.600,00€

Questo dato ti servirà per sviluppare unpreventivo completo della cessione del quinto

SECONDO ESEMPIO CESSIONE DEL QUINTO A DIPENDENTE PRIVATO JUNIOR
Dipendente privato con contratto a tempo indeterminato 26 anni di età e 3 di servizio

  • Stipendio netto: € 1.000,00
  • Rata massima: € 1000,00/5 = € 200,00
  • Durata rimborso 72 mesi (6 anni)
  • Montante: € 200,00 * 72 mesi = € 14400€
ESEMPIO CESSIONE DEL QUINTO DIPENDENTE PUBBLICO
Dipendente pubblico ministeriale

  • Stipendio netto: € 1.700,00
  • Rata massima: € 1700,00/5 = € 340,00
  • Durata rimborso 72 mesi (6 anni)
  • Montante: € 340,00 * 72 mesi = € 24480€
ESEMPIO CESSIONE DEL QUINTO PENSIONATO
Mario, pensionato 72enne

  • Pensione netta: € 800
  • Rata massima: € 800/5 = 160€
  • Durata rimborso 72 mesi (6 anni)
  • Montante 160*72 mesi= € 11520

Approfondimenti all’articolo:

Tutto chiaro? In questo articolo, aggiornato con le novità del 2021, abbiamo trattato tutto quello che c’è da sapere sul tema calcolo, simulazione e ed esempio sulla cessione del quinto dello stipendio.

Se hai dubbi o domande lascia un commento e ti rispondo non appena mi è possibile.

A presto,

Marco

Articolo aggiornato con le ultime novità e tutto quello che c’è da sapere su cessione del quinto: come si calcola, esempi e simulazione della cessione deel quinto dello stipendio in busta paga e della pensione il 3 Settembre 2021 – 3 – 09 – 2021

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Prestito con delega https://prestitimag.it/prestito-con-delega/ https://prestitimag.it/prestito-con-delega/#comments Fri, 31 May 2019 22:14:25 +0000 http://prestitimag.it/?p=6283 Vuoi saperne di più sul prestito con Delega? Abbiamo creato una guida completa per te coi migliori consigli, aggiornata al 2021.

Fortunatamente, per te che sei un dipendente privato o pubblico, c’è un’opportunità davvero imperdibile, che potrai richiedere anche se hai già una cessione del quinto in corso: il prestito con delega o doppio quinto.

Ma come funziona questa tipologia di finanziamento? E quanto puoi ottenere? E’ possibile usufruirne da pensionato?

Leggi fino in fondo l’articolo e se alla fine hai domande, lascia un commento e ti rispondiamo appena possibile..

 

Cosa è il prestito con delega

Il prestito con delega è un finanziamento che ti permette di cedere una parte del tuo stipendio ai creditori, rimborsando così il debito che avrai contratto.

Pensa alla più nota cessione del quinto, con la quale il prestito con delega condivide numerosi aspetti: rimborserai il debito mediante trattenute dirette sulla busta paga o sul cedolino pensione, nella misura massima di un quinto.

Il prestito con delega funziona in maniera similare: il tuo debito massimo sarà per un quinto del tuo stipendio / pensione, anche se hai già una cessione in corso.

In tal senso, il prestito con delega potrà essere la strada giusta per poter vincolare fino a due quinti dello stipendio / pensione, andando a sommare la cessione già in corso con la delegazione di pagamento!

Soggetti coinvolti nel prestito con delega

Chiarito quanto precede, e comprese le similitudini con il prestito tramite cessione del quinto, avrai probabilmente intuito che il finanziamento con delega prevede la partecipazione di tre soggetti distinti:

  1. tu, in qualità di debitore, che cedi nei limiti di un quinto la tua retribuzione netta al creditore;
  2. la banca o la finanziaria, in qualità di creditore, che eroga il finanziamento divenendo contemporaneamente beneficiario della tua cessione;
  3. il tuo datore di lavoro o il tuo ente previdenziale, che in virtù della cessione che sarà stata operata in favore della banca o della finanziaria, tratterrà quanto previsto dalla tua retribuzione.

Quanto puoi ottenere con il prestito con delega

L’importo massimo che puoi ottenere attraverso il prestito con delega dipenderà principalmente da quanto percepisci come stipendio o come pensione, e da quanti altri impegni hai in corso.

Sai che potresti anche calcolare la tua pensione o valutare il tuo stipendio netto per poter capire se la tua condizione è idonea ad avere il doppio quinto?

Leggi anche: Preventivo cessione del quinto

 

Quanto dura il prestito con delega

Una delle principali caratteristiche di vantaggio del prestito con delega è che puoi estendere la sua durata fino a 120 mesi (10 anni).

In questo modo puoi spalmare il debito su un ampio programma di rimborso, riuscendo a ottenere delle mini rate da trattenere sul tuo stipendio / pensione, che ti consentiranno di avere un finanziamento agevolato.

Assicurazione del prestito con delega

In riferimento a tutto ciò discusso in precedenza, anche il prestito con delega richiede una copertura assicurativa che serve a proteggere contro i rischi vita e i rischi diversi di impiego.

Il costo di queste polizze è generalmente trattenuto al momento dell’erogazione del prestito, oppure è finanziato all’interno dello stesso finanziamento.

Come viene erogato e rimborsato il prestito con delega

Il prestito con delega viene erogato attraverso un assegno circolare o un bonifico bancario direttamente sul conto corrente indicato, che di norma coincide con quello in cui ti viene accreditato lo stipendio o la pensione.

Della restituzione abbiamo già detto: avverrà attraverso la trattenuta diretta in busta paga, o nel cedolino pensione, delle rate mensili, nel limite di un quinto della retribuzione netta.

Prestito con delega e cessione del quinto: coesistenza possibile

In molti utilizzano il prestito con delega una volta che si sono già indebitati attraverso la cessione del quinto.

Non è comunque una strada obbligata, visto e considerato che puoi accedere direttamente al prestito con delega anche senza “passare” per la cessione.

L’importante è, in ogni caso, che la sommatoria tra le rate del prestito con delega e quelle della cessione del quinto non superino il 50% del tuo stipendio / pensione.

 

Rinnovo del prestito con delega

A margine di ciò, ti ricordiamo che un altro dei grandi vantaggi tipici del prestito con delega è determinato dalla possibilità di procedere a un suo rapido rinnovo.

In altre parole, qualora tu ne abbia la disponibilità e la preferenza, puoi procedere a rinegoziare anticipatamente il finanziamento con delega andando a recuperare gli interessi che non sono maturati.

Prestito con delega pensionati INPS / INPDAP

Come ti ho già accennato, nel caso in cui tu fossi un pensionato INPS / INPDAP puoi richiedere l’accredito del capitale in prestito.

Il meccanismo sarà il medesimo: tutto ciò che dovrai fare è recarti presso un istituto di credito convenzionato e in grado di proporre un simile prodotto, e richiedere espressamente la possibilità di accedere al prestito con delega.

La banca o la finanziaria alla quale ti sarai rivolto ti domanderà i dati relativi alla pensione INPS / INPDAP ( a meno che non ci sia già la convenzione) che percepisci, e si occuperà del resto, contattandoti al momento dell’erogazione per la firma dei contratti.

Se qualcosa non ti è chiaro, lascia un commento e ti rispondiamo appena possibile.

A presto,

Danilo

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Cessione del Quinto INPS https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-inps/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-inps/#comments Sat, 11 May 2019 00:32:05 +0000 http://prestitimag.it/?p=1307 Vuoi saperne di più sulla cessione del quinto INPS? Sei arrivato nel posto giusto.

Leggi l’articolo fino in fondo e se qualcosa non ti è chiaro, commenta e ti rispondo appena possibile.


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Cos’è la cessione del quinto INPS

Grazie alla cessione del quinto qualora fossi un pensionato, potrai usufruire di prestiti con condizioni particolari. Così facendo le rate da restituire saranno addebitate direttamente sulla pensione.

L’INPS mensilmente tratterrà una somma di denaro, dandola successivamente all’ente di credito che ha erogato il finanziamento.

Garanzie

Naturalmente il limite massimo ammonta un quinto della pensione. L’importo massimo rimborsabile alla banca o all’ente finanziario, è del 20% dell’importo totale della pensione,

A questo punto ti chiederai se conviene la cessione del quinto, e quel che posso dirti è che questa tipologia lo è in quanto tu non dovrai preoccuparti di nulla, perché sarà l’INPS stessa a gestire il lato economico in modo semplice e sicuro.

A chi si rivolge il prestito Inps

Il finanziamento per pensionati INPS prevede alcune condizioni particolari. Uno di questi è proprio il limite d’età, infatti per avere la cessione del quinto Inps non potrai avere più di 85 o massimo 90 anni.

Per usufruire della cessione del quinto Inps è obbligatoria l’iscrizione alla Gestione Unitaria Autonoma. In questo modo avrai la possibilità di verificare la tua posizione all’Inps e leggere le comunicazioni della tua pensione.

Come funziona la cessione del quinto Inps

La prima cosa da fare è far richiesta del prestito alla banca oppure alla società finanziaria. Una volta istruita la pratica, sarà l’Inps a versare per te le quote relative al rimborso del prestito all’ente erogatore.

Come ti ho spiegato prima ti verrà trattenuto l’ammontare della rata direttamente dalla tua pensione.

Il contratto per il finanziamento dovrà avere una durata massima di dieci anni e dovrai necessariamente stipulare l’assicurazione a copertura del prestito, per evitare che un domani possano sussistere rivalse sugli eredi.

Dal momento in cui l’assicurazione è obbligatoria, devi tenere in considerazione il suo costo e gli eventuali tassi di interesse da pagare. Il costo dell’assicurazione dipende dalla tua età, più grande sei più il prezzo sarà in rialzo.

Come si calcola la rata

Il calcolo della cessione del quinto è abbastanza semplice, soprattutto perché è sufficiente analizzare con attenzione le tabelle già preparate dall’Inps.

Seguendo le poche indicazioni necessarie, potrai facilmente comprendere quanto richiedere, le tempistiche per il rimborso e gli importi delle rate che l’Inps dedurrà dalla tua pensione.

Devi considerare che potrai cedere al massimo un quinto del totale della tua pensione, quindi la rata varia secondo l’ammontare della cifra corrisposta mensilmente dall’Inps.

La quota che si può cedere tiene conto del netto delle trattenute fiscali e previdenziali, quindi la cifra di partenza è quella che realmente si percepisce. Ciò ti consente di non andare a toccare il minimo garantito dalla legge.

Qualora percepissi una pensione minima non potrai adottare la cessione del quinto. Viceversa, se possiedi più pensioni, la rata si calcola sommando tutti gli importi, in modo tale da poter calcolare la cessione del quinto.

Esempio calcolo rata cessione del quinto della pensione (Quota Cedibile)

CASO 1
pensione lorda 596,50
ritenute fiscali 0,00
pensione netta 596,50
pensione minima 502,39
quota cedibile 94,11
*con salvaguardia della pensione minima (€ 502,39 per l’anno 2015), inferiore in questo caso all’importo del quinto = 119,30
CASO 2
pensione lorda 1.200,00
ritenute fiscali 300,00
pensione netta 900,00
1/5 del netto 180,00
quota cedibile 180,00
*con salvaguardia della pensione minima (502,39 per l’anno 2015). 

 

La rata che verserai, come è evidente, ammonta massimo al 20% della pensione. Ma non è l’unica variabile, perché conta anche l’età, importante per determinare il numero di rate e quindi verificare la sua eventuale compatibilità con il quinto.

Ciò non toglie che potrai anche valutare il rinnovo del prestito. In ogni caso per il calcolo i differenti fattori si unisco, in particolare l’importo del prestito e quello della quota da far versare all’Inps all’istituto di credito.

Infine, a titolo esemplificativo, si fa riferimento ad una richiesta generica di prestito. In caso si desiderino 20.000 euro, l’importo da restituire sarà pari a 27.864 euro.

Le rate mensili saranno un totale di 120, il loro importo sarà pari a 232,20 euro, gli interessi corrisponderanno al 4% il Tan e al 7,23% il Taeg.

Il costo totale del credito ricevuto è di 9.693,32.

La somma si ottiene dai diversi elementi che la compongono. Gli interessi sono pari a 4.929,36 euro, le commissioni di intermediazione ammontano a 278,64 euro, mentre le commissioni del finanziatori corrispondono a 557,28 euro.

A ciò si aggiungono 600 euro per le commissioni di istruttoria, 306,50 euro come commissioni di attivazione, 1.175,95 euro per le commissioni di gestione e 16 euro per gli oneri previsti dall’erario.

Ovviamente è un calcolo generico per aiutarti a comprendere il meccanismo. Dai dati puoi capire come si fa a calcolare il prestito e la relativa restituzione.

Articoli che ti piacerebbe leggereCessione del quinto INPS fino a 90 anniCessione del Quinto pensionati over 80 / Cessione del Quinto Inpdap

Pensioni non ammesse

Non tutti i pensionati possono usufruire di tali condizioni per la cessione del quinto Inps.

Non potrai usufruirne se ti trovi in uno dei seguenti casi:

  • Percepisci pensioni o assegni sociali;
  • Se sei titolare di invalidità civile;
  • Sei beneficiario di assegni mensili dedicati all’assistenza dei pensionati per inabilità;
  • Se ricevi assegni a sostegno del reddito, come ad esempio Vocred, Vocoop e Voeso;
  • Hai diritto e usufruisci di assegni per il nucleo familiare;
  • Hai una pensione con contitolarità, ovvero puoi disporre di un quinto di una sola parte di pensione
  • ricevi prestazioni di esodo, con riferimento all’ex articolo 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012.

Richiesta Cessione del quinto Inps Online

Un metodo certamente ancor più semplice e veloce, è la richiesta mediante il sito internet. Ad esempio potrai consultare anche le banche convenzionate con l’Inps per la cessione del quinto.

Da casa con pochi click potrai consultare le informazioni e le istruzioni per mandare la richiesta direttamente all’ufficio competente.

Il funzionario incaricato riceverà direttamente sul proprio computer il modulo e potrà subito esaminare l’istanza e procedere con le diverse azioni necessarie.

In ogni caso la richiesta del prestito non deve mai essere motivata. Non sei tenuto a scrivere nei moduli o a spiegare a qualche impiegato la ragione per cui richiedi la somma.

Devi richiedere agli uffici dell’Inps, oppure alla banca o società finanziaria, la comunicazione di cedibilità, quota cedibile, contenente la cifra massima della rata.

Tale istanza online può essere avanzata non solo all’ente previdenziale, ma anche alle banche e alle società finanziarie convenzionate con Inps.

Siccome tale documento lo dovrai esibire all’erogatore del finanziamento puoi fare richiesta online direttamente, così sarà l’ente convenzionato ad interfacciarsi con l’Inps.

La documentazione necessaria

Il primo passo che devi compiere, una volta decise l’utilità e la necessità di ottenere un prestito, è scegliere l’istituto di credito. A quel punto basta presentare:

  • Il cedolino della pensione;
  • Il modello Cud;
  • Il documento d’identità;

Quest’ultimo serve a dimostrare che sei titolare di una pensione, che i tuoi redditi, ovviamente quello che deriva dalla cifra corrisposta dall’Inps, consentono l’erogazione del finanziamento.

Non servono altre firme, se non la tua, perché la garanzia è il trattamento pensionistico. Va precisato che con la cessione del quinto INPS non vi sono problemi a concedere la somma richiesta a chi è stato protestato o chi ha avuto ritardi nei pagamenti.

La garanzia dell’Inps va a beneficio del pensionato e della banca o della società finanziaria. La semplicità a cui puoi fare riferimento ti consente di avere maggiori opportunità.

Approfondimenti sulla cessione del quinto INPS

 

Dubbi o domande sulla cessione del quinto dello stipendio INPS? Lascia un commento e ti rispondo appena possibile!

A presto,

Marco

 

Ultimo aggiornamento sulla cessione del quinto INPS del 23 Settembre 2021.

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Cessione del Quinto INPDAP https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-inpdap/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-inpdap/#comments Tue, 23 Apr 2019 22:51:29 +0000 http://prestitimag.it/?p=1309 Vuoi saperne di più sulla Cessione del Quinto INPDAP? Sei arrivato nel posto giusto.

Abbiamo creato una guida completa e passo passo per te, aggiornata al 2023.

La cessione del quinto dello stipendio INPS ex INPDAP è una forma di finanziamento destinata ai dipendenti pubblici, statali e pensionati.

In questa guida vediamo insieme che cos’è, come funziona nel 2023, come richiederla e quali documenti sono necessari quest’anno.

Leggi fino in fondo la nostra guida e se alla fine ti è rimasto qualche dubbio, lascia un commento e ti rispondiamo non appena ci è possibile.




cessione del quinto inpdap

Cessione del quinto INPS ex INPDAP nel 2023: cos’è e come funziona?

Dal 2011 l’INPS ha preso in carico sia l’erogazione dei prestiti ai pensionati e dipendenti, sia quella relativa alla Cessione del Quinto Inpdap.

La Cessione del Quinto INPS ex INPDAP è un prestito non finalizzato, non è quindi necessario presentare la motivazione della richiesta del prestito.

Il rimborso avviene mensilmente, e la rata può variare da 24 a 120 mesi. Essa viene trattenuta dalla busta paga o dalla pensione.

Il suo valore non può superare un quinto dell’importo netto mensile dello stipendio o della pensione stessa. Questo per garantire il minimo di sopravvivenza.

Lo possiamo classificare come finanziamento conveniente in quanto tu beneficiario, non potrai dimenticarti di pagare la rata proprio perché il processo avviene automaticamente non appena ti viene accreditato lo stipendio.

Un altro vantaggio molto importante è che lo puoi richiedere anche nel caso in cui tu sia ritenuto protestato e/o cattivo pagatore.

Come fare il calcolo della rata nel 2023?

Prima di procedere, ti consiglio di fare il  calcolo della cessione del quinto in modo tale da sapere successivamente la massima rata che equivarrà ad un quinto della pensione o dello stipendio.

Le condizioni da tenere a mente prima di effettuare il calcolo della rata della cessione del quinto Inpdap sono:

  • Partire dall’importo netto di pensione, escludendo quindi trattenute fiscali e previdenziali
  • Applicare il limite di 1/5
  • Rispettare l’importo della pensione minima, facendo quindi attenzione che applicando la rata del prestito l’importo di pensione non scenda sotto questa soglia
  • Se si percepiscono più pensioni, il calcolo della rata sarà fatto sul cumulo degli importi percepiti

Esempi di calcolo rata (quota cedibile)

CASO 1
pensione lorda 596,50
ritenute fiscali 0,00
pensione netta 596,50
pensione minima 502,39
quota cedibile 94,11
*con salvaguardia della pensione minima (€ 502,39 per l’anno 2015), inferiore in questo caso all’importo del quinto = 119,30
CASO 2
pensione lorda 1.200,00
ritenute fiscali 300,00
pensione netta 900,00
1/5 del netto 180,00
quota cedibile 180,00
*con salvaguardia della pensione minima (502,39 per l’anno 2015). 

Chi può richiedere una cessione quinto INPDAP nel 2023?

Per poter richiedere un prestito tramite cessione del quinto Inpdap è necessario soddisfare alcuni requisiti:

  • Essere dipendenti statali, di pubbliche amministrazioni, enti statali, dipendenti para-pubblici e pensionati Inpdap;
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 64 anni;
  • Essere in possesso della cittadinanza italiana;
  • Nel caso dei lavoratori, aver maturato almeno 2 mesi di anzianità lavorativa;
  • Essere iscritti alla Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, il fondo attraverso il quale l’Inpdap provvede ad erogare i prestiti, sia direttamente che attraverso società finanziarie autorizzate

Spesso le banche o le società finanziarie pretendono (nel caso in tu sia dipendente) un contratto a tempo indeterminato.

Qualora il tuo sia determinato, l’importante è che la durata complessiva delle rate non superi il termine previsto da contratto dell’attività lavorativa.

Quanto denaro si può richiedere con la cessione del quinto

Per le richieste di prestiti attraverso la modalità di cessione quinto INPS ex INPDAP non esiste un limite massimo di denaro che è possibile richiedere.

Infatti, l’ammontare della somma richiedibile varia sempre in funzione dello stipendio o pensione percepita e della durata del prestito.

Articoli che ti piacerebbe leggereConviene fare la cessione del quinto? / Prestito rifiutato

Limite di età e piano di rimborso

La normativa non ha impostato alcun limite d’età. Naturalmente ci sono condizioni (per esempio ai soggetti over 65) molto più restrittive, che non permettono l’accesso al credito.

In ogni caso, qualora ci sia un decesso prematuro del richiedente, sarà la copertura assicurativa a tutelare i familiari e gli eventuali eredi del richiedente e garantisce con il premio la copertura delle rate rimanenti.

Nonostante ciò (come accennato prima) l’ente di riferimento potrebbe ugualmente non accettare la pratica, in quanto la copertura assicurativa potrebbe essere elevata come lo è la probabilità di decesso prematuro.

Il piano di rimborso prevede la scelta tra due diverse tipologie di rateizzazioni, da 60 o da 120 mesi. Al contrario, la soluzione in convenzione prevede che si possa rimborsare in 36, 48, 60, 72 ,84, 96, 108, 120 mesi.

Se hai altri prestiti in corso come cessione del quinto o piccoli prestiti inpdap contattando una banca convenzionata si potrà valutare un rinnovo cessione del quinto o seconda trattenuta come la delega di pagamento.

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Tempi di erogazione 

Richiedere un prestito attraverso la cessione del quinto Inpdap permette di accedere al credito attraverso tassi di interesse indubbiamente molto vantaggiosi.

Solo nei casi più complicati è possibile aspettare la somma di denaro richiesta anche per 2 o 3 settimane, anche se nella norma i tempi di attesa si attestano su una settimana lavorativa dopo la firma del contratto.

I tempi di erogazione del prestito con la cessione del quinto Inpdap dipendono da molti fattori, come ad esempio l’eventuale convenzione presente tra INPS o finanziaria scelta dal lavoratore o dal pensionato, oltre che alle diverse tempistiche delle specifiche sedi Inps.

Qualora avessi una certa urgenza di ottenere della liquidità in prestito, è meglio considerare l’ipotesi di utilizzare la cessione del quinto Inpdap in convenzione.

Tassi di interecessione

Di seguito i tassi medi applicati da banche e istituti finanziari e la rispettiva soglia di usura.

Per i pensionati:

Per i dipendenti:

Documentazione necessaria cessione del quinto inpdap 2023

Ecco i documenti essenziali che ti permetteranno di richiedere la cessione del quinto INPDAP nel 2023:

  • Ultima busta paga o cedolino della pensione;
  • Documento di Identità in corso di validità;
  • Stato di servizio e dichiarazione busta paga;

Se hai dubbi o domande riguardanti la cessione del quinto INPS ex INPDAP manda un commento e ti rispondo in giornata.

A presto,

Marco

Articolo riguardante la Cessione del quinto INPS ex INPDAP aggiornato l’ultima volta il 03/4/2023 – 3 Aprile 2023

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Rinnovo Cessione del Quinto: come fare il rinnovo del quinto nel 2023? https://prestitimag.it/rinnovo-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/rinnovo-cessione-del-quinto/#comments Sat, 20 Apr 2019 14:45:46 +0000 http://prestitimag.it/?p=948 Rinnovo della cessione del quinto dello stipendio: come farla nel 2023?

In questo articolo ti spiego tutto quello che devi sapere sul rinnovo della cessione del quinto dello stipendio.

Leggi fino in fondo e scoprirai come funziona il rinnovo del quinto dello stipendio, chi può rinnovare, e infine come fare il calcolo e la rinegoziazione.

Se alla fine hai domande, lascia un commento e ti rispondo non appena mi è possibile. Buona lettura!




Partiamo dall’inizio: rinnovare e rinegoziare la cessione del quinto nella propria busta paga o sulla pensione è una formula sempre più utilizzata per finanziarie le proprie esigenze personali.

In pratica, il rinnovo consiste nel rinegoziare il prestito in corso, estinguendolo, a favore di uno nuovo così da poter avere nuova liquidità disponibile.

Rinnovo della cessione del quinto stipendio: come funziona il calcolo?

rinnovo cessione del quinto

La normativa a riguardo il rinnovo della cessione del quinto dello stipendio o pensione è chiara.

Infatti in base In base all’art. 39 della Legge 180 del 1950,

puoi rinegoziare quando hai rimborsato almeno il 40% del debito.

Se hai un contratto con durata 120 mesi (10 anni), il rinnovo sarà disponibile dal quarantottesimo mese (dopo 4 anni).

Per i prestiti con durata iniziale uguale o inferiore ai 5 anni, 60 mesi, è possibile rinnovare il quinto anche prima di aver saldato il 40% del debito, a patto ci sia un rinnovo della cessione del quinto decennale, quindi la durata del nuovo quinto sia con durata 10 anno, 120 mesi.

Nel caso in cui ci sia una durata superiore ai 60 mesi, ad esempio 120 mesi, non ti sarà possibile fare il rinnovo prima dei quattro anni.

Per avere maggiori informazioni sul calcolo/simulazione leggi l’articolo riguardo il calcolo della cessione del quinto che abbiamo recentemente aggiornato.

Quando si può rinnovare la cessione del quinto? Novità 2023

E’ possibile rinnovare la cessione del quinto dello stipendio quando sono passati almeno i primi due quinti del periodo di rimborso stabilito in fase contrattuale. In caso la durata del prestito con cessione è inferiore ai 5 anni, è tecnicamente possibile anticipare il rinnovo del quinto.

Nel corso di quest’anno Banca d’Italia è intervenuta per sottolineare che il rinnovo della cessione del quinto prima del pagamento dei 2/5 è vietato come da normativa ed è fatto divieto di erogare acconti o altre forme di finanziamento al fine ultimo di permettere la rinegoziazione anticipata.

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Chi può rinnovare la cessione del quinto dello stipendio nel 2023?

Può effettuare la richiesta di rinegoziazione cessione del quinto chiunque abbia in corso il prestito, quindi tutte le seguenti categorie:

  • Dipendenti pubblici
  • Dipendenti statali
  • Dipendenti privati
  • Pensionati INPS
  • Pensionati INPDAP

In sostanza si richiede una nuova cessione e parte dell’importo ottenuto viene destinato all’estinzione della precedente cessione e la restante parte è liquidità aggiuntiva.

Conviene rinegoziare la cessione del quinto nel 2023?

Da valutare attentamente è la convenienza economica nel rinnovare la cessione del quinto dello stipendio, infatti non tutti i costi legati al finanziamento rientrano nel conteggio estintivo, l’importo totale ancora dovuto per la cessione in corso  (Interessi, spese di istruttoria e di intermediazione).

Di questi solitamente si recupera solamente la parte di interessi non goduta, ed i restanti costi sono a carico del cliente.

Altro costo legato al rinegoziare cessione del quinto è quello assicurativo, in questo caso è molto importante precisare che è richiedibile il rimborso anche del premio assicurativo non goduto.

Fatta l’analisi sui costi è possibile decidere se l’operazione è conveniente o meno, ed in caso, procedere con la richiesta di un preventivo cessione del quinto.

Capire la convenienza del rinnovo, oltre che per esigenze economiche, deve avvenire anche andando a confrontare costi totali legati alla nuova operazione e sopratutto il tasso di interesse TAEG.

Prendete la busta paga, fate il calcolo della cessione del quinto, chiedete qualche preventivo

Esempio pratico simulazione rinnovo cessione del quinto

Vediamo ora un esempio pratico di simulazione rinnovo di un prestito con cessione del quinto:

Esempio simulazione rinnovo cessione del quinto dello stipendio
Cessione del quinto di prestito personale con rata mensile di € 200 con residuo di 30 rate.

  1. Se consideriamo il recupero dei costi non goduti si potrebbe avere un conteggio estintivo di euro 4.500.
  2. Procedendo con il rinnovamento della cessione del quinto con  una nuova operazione con netto erogato di 10.000 euro
  3. Si avrebbe la possibilità di avere nuova liquidità per 5.500 euro, differenza tra 10.000 e i 4.500 euro.

Come effettuare il calcolo del rinnovo del quinto nel 2023

Tramite l’utilizzo di questo tool saprai quando poter rinnovare la cessione del quinto e la delega di pagamento.

Inserisci la durata iniziale del prestito, le rate che sono state pagate ed ottieni il risultato.

Dubbi o domande su come rinnovare o rinegoziare la cessione del quinto?

Chiedi in un commento e ti rispondo appena possibile!

Articoli che potrebbero interessarti sulla CDC:

A presto,

Marco

Ultimo aggiornamento con le ultime novità del 2023 e tutto quello che devi sapere sul rinnovo e la rinegoziazione della cessione del quinto dello stipendio svolto il 3 Febbraio 2023  3/2/2023

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Cessione del quinto stipendio e pignoramento https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-stipendio-e-pignoramento/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-stipendio-e-pignoramento/#comments Thu, 18 Apr 2019 22:00:10 +0000 http://prestitimag.it/?p=7351 Sei arrivato qui per capire se cessione del quinto stipendio e pignoramento  possono avvenire nello stesso momento? Come ti spiegherò nel dettaglio in quest’articolo, la risposta è si.

Leggi quest’articolo fino in fondo e se poi hai domande, lascia un commento e ti rispondo appena possibile.

La cessione volontaria

La cessione volontaria della cessione del quinto, non è altro che una tipologia di prestito personale in cui, colui che desidera il finanziamento, volontariamente decide di estinguere il debito mediante una rata prelevata dalla sua busta paga o dalla pensione.

Se volessimo fare un esempio pratico, la legge sostiene che l’importo massimo prelevabile dallo stipendio o busta paga del beneficiario, sia del 20%.

Cessione del quinto stipendio e pignoramento: limiti e coestistenza

Le domande che gli utenti fanno in riferimento alla cessione del quinto dello stipendio e pignoramento sono molte. Vediamo di analizzare man mano tutti i casi possibili.

Premetto che il pignoramento è l’esecuzione forzata (conosciuta anche come pignoramento presso terzi) di estinguere uno o più debiti, mediante la decurtazione di una somma di denaro che verrà prelevata dal creditore, mediante la busta paga o pensione.

Anche in questo caso, il limite massimo del debito mediante la decurtazione dallo stipendio è un quinto della pensione o della stessa retribuzione che il lavoratore riceve mensilmente.

Cumulo pignoramento e cessione

È possibile che avvenga un cumulo tra pignoramento e cessione? In realtà si, è possibile. Infatti se il tuo stipendio è di €1000 e già hai una cessione del quinto dello stipendio in corso, l’importo volontario decurtato ammonterà a €200, mentre quello pignorato a €300.

La somma equivalente a €300 viene calcolata dalla differenza del 50% della retribuzione netta (quindi €1000 / 2 = €500) e quella già ceduta €200.

Pignoramento del quinto dello stipendio da parte di più creditori

Il pignoramento del quinto dello stipendio da parte di più creditori è possibile, ma in ogni caso tranquillo perché bisogna fare una distinzione e una premessa. Infatti i casi da analizzare saranno pur sempre due:

  • Se la motivazioni* del debito dovessero essere differenti, allora è possibile che ti venga eseguito più di un pignoramento sullo stipendio, in ogni caso la tua penale non sarà mai superiore al 50% sullo stipendio netto. Ciò significa che nonostante ci fossero più pignoramenti, hai garantito almeno il 50% dello stipendio netto.
  • Se la motivazioni* del debito dovessero essere uguali, allora non si potranno mai verificare più di un pignoramento alla volta. In questo caso il giudice stabilirà che solo una volta saldato il primo debito con il primo creditore, allora potrai pagare il pignoramento successivo con il secondo creditore, e così via.

*Per motivazione si intende una delle tre macro categorie che la legge prevede, ovvero: tributi, alimentari e altre cause, per esempio verso le banche, fornitori, ecc.

Pignoramento del quinto dello stipendio per le pensioni

Cosa succede se sei un pensionato? In questo caso sussiste il minimo vitale impignorabile.

Cosa significa? La legge prevede che chi percepisce una pensione, non può esser toccata più di una determinata cifra per garantire la sopravvivenza dell’individuo.

Il minimo vitale impignorabile funziona così: ipotizziamo che tu percepisca una pensione di €1.500. Devi prendere in considerazione la pensione sociale aumentata della metà, essa nel 2021 ammonta a €449,07, che sommata al minimo vitale impignorabile fa €224,05.

Il risultato, ovvero €672,10 è la parte di pensione che non potrà mai essere eliminata per nessun motivo. Se dovessimo calcolare il “quinto” pignorabile, dovremmo fare la differenza tra la pensione di €1.500 – 672,10, quindi si farà su €827,9.

Cessione del quinto e pignoramento Equitalia

Qualora il creditore fosse Equitalia il pignoramento di un quinto varrà esclusivamente per compensi professionali (come liberi professionisti) superiori a €5.000. Per cifre fino a €2.500 il massimo pignorabile sarà di un decimo, infine il limite per quelli tra 2.501 e 5.000 euro sarà di un settimo.

Hai domande, dubbi o esperienze personali da condividere su questo tema? Lascia un commento, rispondo a tutti appena possibile!

A presto,

Marco

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Rimborso Cessione del Quinto: Come Funziona Rimborso Quinto Stipendio https://prestitimag.it/rimborso-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/rimborso-cessione-del-quinto/#comments Thu, 18 Apr 2019 13:31:47 +0000 http://prestitimag.it/?p=6415 Vuoi avere maggiori informazioni sul rimborso della cessione del quinto dello stipendio con le ultime novità del 2023? Sei arrivato nel posto giusto!

Abbiamo creato con il nostro team di esperti una guida semplice, completa e aggiornata.

Leggi fino in fondo e se alla fine hai domande lascia un commento e ti rispondiamo in giornata.

Cos’è il rimborso della cessione del quinto? Novità 2023

Quando si rinnova la cessione è necessario richiedere il conteggio estintivo alla banca che lo eroga.

Questo documento dettaglia le voci e relativi importi che ancora devono essere saldati.

Nel conteggio estintivo sono presenti questi dati:

  • Capitale residuo
  • Interessi non goduti
  • Eventuali quote insolute
  • Penale di estinzione anticipata
  • Netto utili al saldo del prestito

Difficilmente, però, si troveranno altre voci di spesa che devono essere detratte in parte dal totale da rimborsare, si tratta di tutte le voci presenti nel contratto di finanziamento e sono:

  • Commissioni finanziarie
  • Commissioni accessorie
  • Premi assicurativi

Devi sapere che hai diritto al rimborso di queste commissioni in percentuale al premio non goduto.

Semplicemente se il contratto iniziale è di 120 mesi e dicidi di rinnovare al 60° mese avrai diritto al rimborso del 50% di queste commissioni.

Quando richiedere il rimborso della cessione del quinto?

In altro articolo si è parlato dell’estinzione anticipata di un prestito, descrivendo nel dettaglio come avviene il calcolo del rimborso anticipato di un prestito rispetto alla scadenza come da contratto.

Le stesse regole valgono anche per la cessione del quinto, ma riassumiamo sinteticamente.

Puoi rinnovare il quinto dello stipendio in corso se:

  • Hai saldato almeno il 40% del debito iniziale
  • In caso di contratto uguale o inferiore a 60 mesi potrai effettuare una nuova operazione solo con durata di rimborso 120 mesi.

Se vuoi approfondire leggi: Rinnovo della Cessione del Quinto 

La penale di rimborso anticipato non può superare l’1% del capitale residuo

Ora che abbiamo descritto cosa è e come funziona la cessione del quinto dello stipendio/pensione ed il relativo rimborso passiamo a definire cosa fare in caso tu abbia rinnovato o abbia intenzione di estinguere anticipatamente il prestito in corso.

Calcolo Rimborso del Quinto dello stipendio: guida 2023

Supponiamo che il contratto iniziale sia di 120 rate e che alla 72° rata si decida di procedere all’estinzione.

Quanto segue è il dettaglio dei costi a cui si ha diritto al rimborso del quinto dello stipendio:

COMMISSIONI FINANZIARIE 2.000,00 €
ACCESSORIE 500,00 €
PREMIO ASSICURATIVO 1.200,00 €
SPESE TOTALE DEI COSTI 3.700,00 €
SI HA DIRITTO AD UN RIMBORSO DI 1.480,00 €
Dettaglio costi rimborso
COMMISSIONI FINANZIARIE 800,00 €
ACCESSORIE 200,00 €
PREMIO ASSICURATIVO 480,00 €

Ti potrebbe interessare: Calcolo Cessione del Quinto / Estinzione anticipata cessione del quinto

Come effettuare la richiesta di rimborso del quinto nel 2023?

Dopo aver fatto tutti i conteggi è bene inviare alla banca o società finanziaria, mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, una lettera che ne richiede il rimborso della cessione del quinto.

Se sei interessato scarica un modello fac-simile di lettera rimborso cessione del quinto. Ricorda di conservare ricevuta di invio e cartolina di ritorno.

Nella maggior parte dei casi l’ente erogante risponde che:

  1. telefonicamente comunica che nulla è dovuto
  2. Di rivolgersi all’intermediario che seguito l’iter di richiesta del prestito
  3.  propone il rimborso delle sole commissioni accessorie

Se la richiesta non viene accolta totalmente è possibile procedere al secondo passaggio facendo ricorso all’arbitrario bancario.

Basta scaricare il modulo ( lo trovi qui), seguire dettagliatamente le istruzioni di compilazione (le trovi qui) ed effettuare un bonifico di €20,00.

Per ultimo basta spedire la lettera di richiesta rimborso, la risposta ricevuta dalla banca, copia del versamento e documento d’identità  all’indirizzo indicato, sempre tramite raccomandata.

Nella maggior parte dei casi l’arbitrario bancario accogli la richiesta di rimborso ed intimerà il pagamento immediato dell’intera somma.

Dubbi o domande sul rimborso della cessione del quinto con le novità del 2023? Chiedi nei commenti e ti rispondo in giornata.

A presto,

Marco

Articolo aggiornato con le ultime novità sul rimborso della cessione del quinto dello stipendio e tutto quello che c’è da sapere sul tema del rimborso del quinto al 3 Aprile 2023 (3/4/2023)

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Prestito a Protestati e Cattivi Pagatori Senza Cessione del Quinto https://prestitimag.it/prestiti-protestati-e-cattivi-pagatori-senza-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/prestiti-protestati-e-cattivi-pagatori-senza-cessione-del-quinto/#comments Thu, 11 Apr 2019 14:35:28 +0000 http://prestitimag.it/?p=2097 Vuoi saperne di più su come ottenere prestito a protestati e cattivi pagatori senza cessione del quinto nel 2024? Sei arrivato nel posto giusto.

In questa guida ti mostro come ottenere un finanziamento personale come protestato, cattivo pagatore o segnalato senza necessità di una cessione del quinto dello stipendio.

Leggi il nostro approfondimento fino in fondo, e se alla fine hai domande, lascia un commento e ti rispondo non appena possibile.

Perché chiedere un prestito da protestato senza la cessione del quinto nel 2024?

Parto con una domanda:
sei un protestato, un cattivo pagatore, un pignorato o un segnalato e cerchi un finanziamento senza cessione del quinto dello stipendio…perché?

In primo luogo, devi fare chiarezza e capire per quale motivo cerchi un prestito come protestato ma non desideri la cessione del quinto.

Se hai infatti la possibilità di poterti avvicinare a questo genere di finanziamento, ma preferisci non farlo perchè temi che sia una pratica complessa e onerosa, il mio consiglio è di informarti meglio a riguardo di cosa sia la cessione del quinto dello stipendio.

Oggigiorno, nel 2024, i prestiti con cessione del quinto vengono erogati in pochi giorni e con procedure del tutto automatizzate.

E, per giunta, ti possono essere concessi a condizioni economiche e di tasso che spesso sono anche più convenienti dei prestiti personalinormali“!

Naturalmente, il discorso è molto diverso se non puoi accedere a questa opportunità.

Anche in questo caso, le motivazioni possono essere numerose: ad esempio, può darsi che la tua pensione o il tuo stipendio non siano ritenuti idonei per dar seguito a una cessione del quinto.

Oppure può darsi che tu abbia già usufruito della cessione del quinto e che, dunque, non hai più la possibilità di ricorrere a questo utile strumento.

Prestito delega nel 2024: cosa devi sapere?

Parliamo ora delle principali possibilità di indebitamento con un finanziamento personale per protestati senza cessione del quinto.

Partiamo esponendo brevemente a riguardo del prestito delega, o prestito con delega.

Si tratta di un finanziamento personale conosciuto anche con il nome di “doppio quinto“, e che ricalca proprio le caratteristiche della cessione del quinto dello stipendio, affiancandosi al suo “collega” più famoso, e generando così la trattenuta complessiva di due quinti nella busta paga.

Il prestito delega può essere richiesto solamente da dipendenti che hanno già avuto la trattenuta del quinto dello stipendio, non possono procedere al rinnovo della cessione del quinto o, ancora, non ritengono sufficiente quanto ottenuto con la sola cessione del quinto dello stipendio.

Articoli che potrebbero interessarti: Prestiti Euro, Investimenti e come Investire , Finanziamenti

Prestiti personali con cambiale: cosa devi sapere nel 2024?

Anche il prestito cambializzato è una forma di finanziamento abbastanza comune e intuibile.

Fin dal nome si dovrebbe infatti comprendere che si tratta di un prestito che viene rimborsato attraverso il pagamento delle cambiali.

La presenza delle cambiali non è comunque l’unica garanzia che la banca o la finanziaria richiederà per poter dar seguito all’erogazione di un prestito cambializzato: se infatti le cambiali rappresentano degli strumenti molto utili per potersi rivalere sul debitore in maniera molto più rapida rispetto a quanto avviene con i prestiti “normali”, è anche vero che le cambiali non sono certamente un’assicurazione abbastanza utile da rassicurare la banca su quel che accadrà una volta dati i soldi.

Dunque, non c’è da stupirsi se l’istituto di credito richiederà altre forme di garanzia aggiuntiva, come ad esempio la fideiussione / avallo di un’altra persona, come un tuo genitore.

Per quanto riguarda la questione bancaria puoi leggere la nostra guida su come ottenere un conto corrente come protestato, altrimenti continua a leggere.

Prestiti tra privati

Un’altra forma di prestiti per protestati senza cessione del quinto è quella dei prestiti tra privati.

Si tratta di un segmento dei finanziamenti che sta conoscendo una nuova fase di sviluppo anche grazie alla presenza di portali di “social lending” (ovvero, proprio di prestiti tra privati!), e che merita qualche precisazione, pur rapida.

Il prestito tra privati ti permetterà certamente di aggirare tutti gli ostacoli legati al ricorso ai canali bancari, ma fai attenzione a cosa firmi, e a quali condizioni ti indebiti.

Il nostro consiglio è certamente quello di firmare un contratto scritto solamente dopo averlo fatto visionare a un esperto, che potrà certamente metterti al riparo dal rischio di compiere errori che potresti pagare a caro prezzo.

Sull’ambito finanziamenti dedicati ai privati, ti consigliamo la lettura degli articoli sui prestiti tra privati urgenti, privato presta soldi in giornata e finanziamento personale fra privati seri italiani.

Prestiti personali dal datore di lavoro: le info più importanti

Molti datori di lavoro hanno all’interno della propria azienda una serie di servizi finanziari che permettono di erogare delle anticipazioni sugli stipendi successivi.

Prova a domandare queste informazioni all’interno della tua azienda: si tratta di una forma molto utile e conveniente, che ti permetterà di risparmiare parecchi interessi rispetto a quanto andresti incontro con un finanziamento bancario.

Anche se non tutti i datori di lavoro sono attrezzati in tal senso… tentar non nuoce!

Se hai dubbi o domande sui finanziamenti a protestati e cattivi pagatori senza cessione del quinto, lascia un commento e ti rispondo non appena possibile.

A presto,

Marco

Questo articolo è stato aggiornato con le ultime novità sui prestiti e finanziamenti a protestati senza cessione del quinto il 6 Gennaio 2024

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Conviene fare la cessione del quinto dello stipendio? https://prestitimag.it/conviene-no-la-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/conviene-no-la-cessione-del-quinto/#respond Fri, 11 Jan 2019 11:00:46 +0000 http://prestitimag.it/?p=7406 La cessione del quinto dello stipendio è conveniente oppure no? In questo articolo ti spiego pro e contro della cessione del quinto.

Hai ricevuto le tue proposte da banche e finanziarie e ti stai chiedendo se convenga o no avere un finanziamento con cessione. La verità è che dipende da caso a caso.

Per quanto riguarda il rinnovo o la simulazione della cessione del quinto ti rimandiamo agli articoli specifici, continua a leggere per capire pro e contro della cessione del quinto dello stipendio!

Quando conviene la cessione del quinto?

Contrariamente a quanto avveniva 10-15 anni, la cessione del quinto oggi non rappresenta più una sorta di “ultima spiaggia” per tutti coloro che sono alla ricerca di un finanziamento, ma una forma di prestito che ha tutto il merito e tutta la bontà delle sue principali alternative.

Pertanto, la cessione del quinto potrebbe convenirti innanzitutto per le condizioni economiche che oggi ti vengono riservate. Trattandosi di una forma di credito piuttosto “sicura” per banche e finanziarie (è un credito assicurato, che ha la priorità nel rimborso rispetto agli altri), molti istituti finanziatori sono disponibili a farti delle buone condizioni.

Inoltre, come puoi vedere dando un’occhiata alla normativa cessione del quinto si tratta di una forma di finanziamento assicurata per legge. Nel caso di eventuali problemi (pensa all’invalidità o alla perdita del posto di lavoro), la polizza assicurativa estinguerà il debito, evitando di gravare su di te o sui tuoi cari.

Ancora, si tratta di un prestito molto comodo da richiedere, considerando che la banca / finanziaria si occuperà di tutto, compresa anche la richiesta della comunicazione di quota cedibile all’INPS o il certificato di stipendio al datore di lavoro.

Quando invece NON conviene la cessione del quinto?

La cessione del quinto ha dei costi che mediamente sono superiori ai prestiti tradizionali e al credito al consumo.

Il motivo è da ricercarsi non tanto nel tasso annuo nominale (TAN) che viene applicato all’importo che ti sarà finanziato, quanto alla presenza di una serie di spese accessorie delle quali non potrai fare a meno: la più gravosa è certamente rappresentata dalla polizza assicurativa, che potrebbe pesare per diverse migliaia di euro (e costare più della voce degli interessi che dovrai restituire nel corso degli anni).

In secondo luogo, tieni anche conto che la cessione del quinto non è facilmente rinegoziabile o consolidabile o, meglio, non è possibile procedere in tal senso in brevissimo tempo: se infatti è possibile rivedere il contratto, è anche vero che tecnicamente si tratterà di estinguere il vecchio e accenderne uno nuovo, con conseguente pagamento delle spese accessorie per una seconda volta.

Conviene la cessione del quinto?

Infine, molte persone non vogliono scegliere il prestito con cessione del quinto dello stipendio semplicemente perché è richiesta la collaborazione del datore di lavoro quale parte impegnata a trattenere l’importo della rata dalla busta paga. Alcuni lavoratori non gradiscono che il proprio datore di lavoro sia informato dei propri debiti e, pertanto, preferiscono ricorrere ai prestiti più ordinari.

Come capire se la cessione del quinto TI conviene

Da quanto sopra dovresti aver compreso che non è possibile comprendere, in assoluto, se il finanziamento con cessione del quinto sia un prestito conveniente o meno. Tutto dipenderà dal caso concreto e, naturalmente, siamo a tua disposizione per poter valutare con te se effettivamente richiedere una simile forma di credito sia il meglio.

Se vuoi procedere da solo in questa analisi valutativa, ricorda innanzitutto di valutare il TAEG della cessione del quinto che stai analizzando, e confrontarlo con le altre cessioni che potrebbero esserti proposte e con altre forme di finanziamento. Si tratta di un modo semplice e pratico per poter prevedere quanto ti costerà realmente questo prestito rispetto alle sue alternative.

Dubbi o domande? Lascia un commento, rispondo in giornata!

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Tassi cessione del quinto: ultime novità 2023 https://prestitimag.it/nuovi-tassi-cessione-del-quinto/ https://prestitimag.it/nuovi-tassi-cessione-del-quinto/#respond Mon, 24 Sep 2018 07:38:44 +0000 http://prestitimag.it/?p=7402 Vuoi saperne di più sui tassi della cessione del quinto nel 2022?

In questo articolo, regolarmente aggiornato, troverai tutto quello che devi sapere riguardo i tassi per quanto riguarda i prestiti con cessione del quinto dello stipendio, dedicati agli statali e pensionati.

Leggi fino in fondo e se alla fine hai domande, lascia un commento e ti rispondo in giornata.

Tassi cessione quinto 2021: ultime novità

Non è questa la prima volta che ci occupiamo di tassi di interesse applicati ai finanziamenti con la cessione del quinto o sul rinnovo della cessione quinto, ma giova comunque richiamare alla mente quali sono i livelli attuali dei tassi che dovrai andare a pagare.

In linea di massima, i tassi di interesse sulla cessione del quinto 2021 oscillano tra il 5% e il 9%: una forbice piuttosto ampia, all’interno della quale troverai – ad esempio – le migliori offerte di Intesa Sanpaolo (6,95%), quelle di Unicredit (dal 5,50%) o quelle di BNL (5,66%).

In ogni caso, i tassi di interesse spesso non cambieranno solamente da banca a banca, quanto anche a seconda del tuo status di lavoratore / pensionato.

Generalmente le migliori condizioni sono riservate ai pensionati pubblici e ai dipendenti pubblici, mentre i tassi sulle cessioni dei dipendenti privati sono un po’ più alti a causa della maggiore rischiosità di un impiego privato rispetto a un impiego pubblico.

La seconda cosa che ti invitiamo a controllare è l’evidente esistenza di una notevole divergenza tra i tassi: se infatti la maggior parte delle proposte si collocano tra il 5% e il 9% (ovvero, su tassi massimi che a volte possono sfiorare il doppio di quelli minimi individuabili sul mercato), è anche vero che – come vedrai tra breve – il tasso non è certamente l’unico elemento che dovrai assumere in considerazione nella tua analisi della cessione.

Il terzo e ultimo spunto di condivisione che vogliamo ora proporti è legato al precedente: pur nella consapevolezza che la maggior parte dei tassi sul calcolo della cessione del quinto verranno inquadrati all’interno dei livelli minimi / massimi di cui sopra, potresti trovare comunque delle offerte superiori o inferiori a tale soglie.

Tassi e spese sulla cessione del quinto

A questo punto, possiamo compiere un altro piccolo passo in avanti e cercare di capire per quale motivo ti consigliamo vivamente di non fermare la tua analisi sulla proposta della cessione del quinto al solo tasso di interesse annuo nominale (TAN).

Per far ciò, sarebbe sufficiente ricordare un dato: nel corso del 2021 i ricorsi sulla cessione del quinto hanno rappresentato il 70% di tutti i contenziosi che sono arrivati alle scrivanie dell’Arbitro bancario e finanziario, contro il 54% del 2015. Insomma, sempre più gente “litiga” con banche e finanziarie a causa della cessione. Ma perchè?

I guai sono abbastanza numerosi. Per esempio, una delle trappole che più spesso finisce con il coinvolgere il cliente di una banca o di una finanziaria è legato alla polizza assicurativa, che può far lievitare il costo dell’operazione anche sopra la doppia cifra.

In altri termini, quando apri un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio / pensione, ti verrà fatta sottoscrivere anche un’assicurazione che tutela il rischio vita e impiego. Purtroppo per te, però, alcune volte queste polizze arrivano a cifre elevatissime, anche di migliaia di euro su una richiesta di 10000 euro.

Da ciò ne deriva che il costo dell’operazione risulta essere molto maggiore rispetto a quanto ti viene suggerito con il tasso annuo nominale. Tieni anche in considerazione che i giudici hanno stabilito che il costo dell’assicurazione debba rientrare all’interno del calcolo del tasso effettivo globale (TAEG / TEG) e che pertanto può pesare ai fini di comprendere – anche con effetti retroattivi! – se l’operazione ricade o meno in ottica usura.

In aggiunta a ciò, un altro caso frequente di disputa che coinvolge la normativa della essione del quinto riguarda l’estinzione anticipata del prestito e il premio (il costo) pagato per la polizza. Non tutti sanno infatti che quando estingui anticipatamente la cessione del quinto hai diritto al rimborso della parte del premio di polizza non goduta.

Infine, molto spesso i costi di un prodotto di cessione del quinto sono influenzati pesantemente da provvigioni e da commissioni di intermediazione, percepite dall’intermediario.

Insomma, tanti punti di attenzione che dovrebbero indurti a una riflessione finale: prima di firmare il contratto di cessione del quinto dello stipendio o della pensione, controlla attentamente tutte le clausole e tutte le voci del costo del finanziamento senza fermarti al (pur importante) tasso di interesse.

Cessione del quinto e usura

Giunti alla conclusione, ti ricordiamo che in genere i migliori tassi sulle cessioni sono tra il 5 e il 7%, anche se non mancano offerte ancora migliori sul fronte del TAN. Soprattutto in questo caso, ti consigliamo di guardare con attenzione alle altre spese del finanziamento, ed effettuare un confronto sul TAEG, che ti indica il costo dell’operazione (tasso + spese legate al prestito) su base annua.

Come abbiamo visto, all’interno del TAEG devono rientrare anche le spese assicurative: se la banca / finanziaria non procede in tal senso, sta violando una consolidata indicazione della giurisprudenza.

Una volta che hai saputo il TAEG della tua operazione, puoi verificare quanto sia distante dal tasso di soglia usura che la Banca d’Italia pubblica trimestralmente. Si tratta di una verifica che ti consigliamo di fare anche se hai già in corso una cessione del quinto, al fine di comprendere se ricada o meno nelle ipotesi di usura.

Per far ciò, ti ricordiamo che siamo a completa disposizione per poter effettuare tutte le verifiche del caso insieme a te.

Per il periodo 1 luglio 2021 – 30 settembre 2021, ad esempio, Bankitalia ha rilevato che per i finanziamenti per la cessione del quinto i TEG medi sono dell’11,45% per importi fino a 15 mila euro e del 9,33% per importi oltre i 15 mila euro.

Ne consegue che il tasso soglia è del 18,3125% per quanto concerne i prestiti fino a 15 mila euro e del 15,6625% per i prestiti oltre i 15 mila euro.

E la “tua” cessione del quinto quanto costa realmente? Fammi sapere in un commento, rispondo in giornata!

A presto,

Marco

Articolo aggiornato con tutto ciò che c’è da sapere e le ultime news sui nuov i tassi della cessione del quinto il 11 Maggio 2021 – 11 – 5 – 2021

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Cessione del Quinto Senza TFR https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-senza-tfr/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-senza-tfr/#comments Fri, 14 Sep 2018 01:11:33 +0000 http://prestitimag.it/?p=1454 Vuoi saperne di più sulla cessione del quinto senza TFR? Sei arrivato nel posto giusto.

Non tutti sanno che anche se non hai a disposizione il TFR come garanzia, puoi comunque accedere a un prestito con cessione del quinto.

Leggi fino in fondo e se qualcosa non ti è chiaro, lascia un commento a fondo articolo e ti rispondo in giornata!

Che cos’è la cessione del quinto

Per poter comprendere come poter richiedere la cessione del quinto senza TFR non possiamo che partire con una breve e utile premessa. Ricordiamo in questa parte del nostro approfondimento che la cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un finanziamento che ti può consentire di soddisfare ogni spesa personale o familiare, attraverso la concessione di una “garanzia” doppia e forte per la banca che eroga il prestito: la certezza del pagamento della rata mensile (che ti verrà trattenuta dallo stipendio o dalla pensione direttamente ad opera del datore di lavoro o dell’ente previdenziale) e la presenza del TFR quale garanzia del capitale nell’ipotesi in cui non sia più in grado di rimborsare il debito (perchè magari sei stato licenziato).

Leggi anche: Rinnovo cessione del quinto con pignoramento in corso

Per quanto attiene le altre principali caratteristiche del prestito con cessione del quinto, ti ricordiamo che la rata mensile non deve superare il 20% dello stipendio o della pensione netta (ovvero, un quinto), e che non sono richieste altre forme di garanzia oltre a quelle presterai già in qualità di lavoratore o di pensionato. Insomma, una utile forma di finanziamento per ottenere il denaro di cui hai bisogno per i tuoi progetti personali.

Ora che hai visto che cosa è la cessione del quinto, sei pronto per affrontare i nuovi argomenti:

  • Cessione del quinto senza TFR
  • Chi può richiedere un prestito con cessione del quinto senza TFR
  • Quanto è possibile ottenere con la cessione quinto NO TFR

Cessione del quinto senza TFR

Introdotto il funzionamento della generica cessione del quinto, possiamo compiere ora un passo in avanti e cercare di capire con te in che modo funzioni la cessione del quinto senza TFR. Il meccanismo è, fortunatamente, abbastanza intuitivo: considerato che il TFR rappresenta una importante garanzia per la banca o per la finanziaria che ti sta concedendo il finanziamento, la sua assenza non potrà che essere “compensata” con nuove garanzie.

Ma perchè il TFR dovrebbe mancare? Le ipotesi sono davvero tantissime. Per esempio, potresti non avere alcun TFR perchè hai iniziato a lavorare da poco tempo, e non vi è pertanto trattamento di fine rapporto lavoro sufficientemente ampio. Oppure potresti non avere alcun TFR perchè hai chiesto un anticipo sulla liquidazione. O, magari, lo hai già impegnato con altri debiti. Insomma, i casi sono numerosi. La soluzione, però, è una sola: il prestito con cessione del quinto senza TFR!

Potrebbero interessarti: Rinnovo cessione del quinto con pignoramento in corso / Rimborso cessione del quinto

Chiusa questa breve parentesi, possiamo tornare ad occuparci delle principali caratteristiche del prestito con cessione del quinto no TFR, ricordandoti che la mancanza del trattamento di fine rapporto potrà essere compensato attraverso alcune altre forme di garanzia che potrebbero migliorare il livello di “tutela” della banca o della finanziaria creditrice.

Tra le più note, non possiamo che ricordare la possibilità che tu possa essere invitato a sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita e sul rischio impiego, a beneficio della banca / finanziaria.

Chi può richiedere un prestito con cessione del quinto senza TFR

Se sei un lavoratore, puoi richiedere il prestito con cessione del quinto senza TFR se la tua azienda / datore di lavoro rientra nelle categorie previste dalla finanziaria o dalla banca alla quale ti stai rivolgendo. Non esiste, infatti, un comportamento identico da parte di tutti i creditori: alcune finanziarie preferiscono ad esempio dare denaro ai soli lavoratori di enti pubblici o della pubblica amministrazione, poichè ritengono che solamente un rapporto di lavoro con lo Stato o con enti territoriali pubblici possa garantire la certezza che continuerai a ricevere lo stipendio ancora a lungo.

Altre finanziarie si rivolgono tuttavia anche a lavoratori dipendenti di grandi aziende: se dunque sei un dipendente di importanti società per azioni o società a responsabilità limitata, potresti effettivamente ottenere un prestito con cessione del quinto senza TFR.

Più difficile è invece la possibilità di poter ottenere un finanziamento di questa tipologia se sei un dipendente di piccole imprese: in questo caso, infatti, le banche e le finanziarie sono molto più prudenti, ritenendo meno “certo” e solido il tuo rapporto di lavoro, rispetto a quanto invece non accada con aziende di grandi dimensioni o datori di lavoro pubblici.

Ad ogni modo, ti ricordiamo che non c’è una regola predefinita, e che pertanto ogni banca / finanziaria potrebbe agire in maniera diversa. Alcuni istituti di credito che abbiamo contattato ci hanno ad esempio dichiarato che valutano volta per volta le richieste, facendo anche affidamento al tipo di settore in cui verte l’azienda nella quale lavori, e compiendo una serie di indagini su di essa (uno sguardo ai bilanci, a eventuali segnalazioni negative, e così via).

Pertanto, detto ciò, non possiamo che consigliarti di rivolgerti a diverse finanziarie presenti nella tua zona o online, e domandare specifiche informazioni rivelando loro dove lavori e che cosa vorresti ottenere.

Quanto è possibile ottenere con la cessione quinto senza TFR?

Concludiamo infine con un breve riferimento a quanto puoi effettivamente ottenere attraverso un prestito con cessione del quinto senza TFR. Tieni conto che, tuttavia, non ci sono particolari differenze rispetto a un “ordinario” finanziamento con cessione del quinto. Come suggerisce il nome stesso, infatti, non potrai indebitarti per rate superiori al 20% del tuo stipendio netto.

In altri termini, se il tuo stipendio è di 1.500 euro al mese, la rata massima mensile che potrai sopportare sarà del 20%, ovvero 300 euro. Se però hai già impegnato una quota dello stipendio – ad esempio, il 10% – con un altro finanziamento garantito da cessione, tutto ciò che potrai ottenere sarà la possibilità di indebitarti per un altro 10%, fino al raggiungimento del quinto: la nuova rata non potrà pertanto essere superiore, nel nostro esempio, ad altri 150 euro.

In conclusione di ciò, ti invitiamo a domandarci maggiori informazioni qualora tu abbia necessità di qualche chiarimento. Saremo ben lieti di rispondere a ogni dettaglio relativo alle tue esigenze di indebitamento.

Se invece hai già individuato la finanziaria o la banca alla quale richiedere la cessione del quinto senza TFR, ti invitiamo a leggere attentamente le informazioni precontrattuali e i contratti prima di firmare.

La cautela e la consapevolezza sono i migliori ingredienti per evitare cattive sorprese!

Dubbi o domande riguardanti la cessione del quinto senza TFR? Chiedi con un commento e ti rispondo in giornata!

Articolo con gli ultimi aggiornamenti e le migliori novità sulla cessione del quinto senza TFR del 2 Febbraio 2021 – 2/2/2021

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Cessione del Quinto con Anticipo del TFR: come funziona? https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-con-anticipo-del-tfr/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-con-anticipo-del-tfr/#respond Sat, 16 Jun 2018 14:21:27 +0000 http://prestitimag.it/?p=8376 Cerchi informazioni sulla cessione del quinto con anticipo del TFR aggiornate al 2022? Abbiamo creato una guida completa per te, regolarmente aggiornata dal nostro team.

L’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ti permette di poter erogare una parte della somma finanziata.

In questo modo eviterai che il rimborso della cessione del quinto possa in qualche modo obbligarti a cambiare il tuo stile di vita.

Cessione del Quinto con Anticipo del TFR

Anticipo del TFR in riferimento alla cessione del quinto: i vantaggi nel 2022

Come immagino saprai, la legge in riferimento alla cessione del quinto ti obbliga ( la detrazione di un 20% sulla tua pensione o stipendio mensile.

Qualora richiedessi un anticipo del TFR, il vantaggio principale è che continuerai a percepire lo stesso stipendio senza alcun tipo di variazione.

In questo modo potrai coprire senza problemi le spese per la tua famiglia, senza rinunciare a nulla.

Questa alternativa e tipologia di finanziamento personale non finalizzato, è fattibile per qualsiasi dipendente statale o pubblico che sia.

Se vuoi sapere come ottenere una Cessione del quinto senza TFR, leggi il nostro approfondimento, altrimenti continua a leggere questa guida.

Cessione del quinto con anticipo TFR: la normativa e come funziona

La normativa della cessione del quinto impone delle condizioni essenziali, affinché tu come richiedente, puoi ottenere un anticipo del TFR per poter adeguarti alla suddetta tipologia di prestito richiesta.

Oltre al fatto che tu (lavoratore richiedente) dovrai avere un contratto a tempo indeterminato, le ulteriori condizioni da rispettare per ricevere l’anticipo mediante la liquidazione una volta terminata la carriera lavorativa, sono:

  • Tu lavoratore dovrai aver lavorato per almeno 8 anni presso la stessa impresa;
  • La somma totale del TFR, non potrà superare il 70% di essa;
  • L’anticipo del TFR si può domandare una volta sola;
  • La domanda per ottenere l’anticipazione è prevista per spese di una certa urgenza, ed anche documentate;

Il consiglio che ti do è quello di calcolare e simulare sempre, per evitare spiacevoli inconvenienti. Ogni anno (come dipendente) accumuli una somma pari al tuo stipendio mensile, e il massimo erogabile non può superare il 70% di quest’ultimo.

Facciamo un esempio pratico ipotizzando uno stipendio di €1.000 al mese.

€1.000 X 8 anni = €8.000 / Percentuale massima da erogare 70% / quindi non ti potranno essere erogati più di €5.600

Anticipazione del TFR: quando è possibile richiederla

Premesso che il datore di lavoro può aver la libertà di rifiutare e non accettare la suddetta condizione, ma l’anticipazione del TFR è ammessa solo nel caso in cui documenti che la somma finanziata, ti serva per:

  • Acquisto casa;
  • Spese ospedaliere o del settore sanitario;
  • Aspettativa del lavoro;
  • Congedo parentale;
  • Spese da affrontare per formazione;

Articoli che fanno per teRinnovo Cessione del QuintoEstinzione anticipata prestitoCessione del quinto su tredicesima

Richiedere l’anticipo del senza rischi

Hai due alternative per richiedere l’anticipo del TFR senza alcun rischio:

  1. Richiedi fino al 70% del totale in riferimento al tuo TFR;
  2. Trova un’alternativa di prestito che abbia come garanzia la liquidazione;

Riduzione del capitale massimo da poter erogare

Una volta che il datore di lavoro accetta le condizione e l’erogazione del capitale mediante cessione del Quinto con anticipo del TFR, ti ricordo che è prevista una riduzione della liquidità erogabile.

Ciò avviene in quanto il tuo TFR o stipendio che sia, è una garanzia nel caso in cui tu subissi un licenziamento o per qualsiasi altro caso di insolvenza.

Hai altri dubbi in riferimento al suo funzionamento? Commenta pure e sarò felice di poter aiutarti.

Articolo sulla Cessione del quinto con anticipo del TFR aggiornato all’8 Febbraio 2022

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Cessione del quinto: la Legge 180/50 https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-la-legge-18050/ https://prestitimag.it/cessione-del-quinto-la-legge-18050/#respond Mon, 09 Oct 2017 10:41:03 +0000 http://prestitimag.it/?p=8303 Non tutti sanno che la cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un prodotto molto simile in tutte le banche alle quali potrai rivolgerti per poterlo ottenere.

Il merito è del fatto che a disciplinare il funzionamento di questo prodotto è una legge dello Stato, la n. 180/50, che regola il contratto di cessione del quinto e di rinnovo cessione del quinto e contribuisce a stabilirne le condizioni, gli importi e le rate da rimborsare.

In questo modo, tutte le banche che propongono questo prodotto non possono che conformarsi alle intuizioni del legislatore, offrendoti un servizio di credito piuttosto omogeneo, che si differenzia solamente per il tasso di interesse.

Ma sai esattamente come funziona la cessione del quinto? E come funziona la cessione del quinto INPDAP? O magari vuoi saperne di più sui tassi usurari cessione del quinto?

Importo e durata nella cessione del quinto

In questo nostro approfondimento odierno sul calcolo cessione del quinto avremo modo di condividere insieme a te quali sono i principali elementi che la legge 180/50 prevede per poter disciplinare questo prodotto di finanziamento.

 

Ebbene, il primo è certamente rappresentato dal limite di indebitamento. La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è infatti una forma di finanziamento che ti consente di ottenere una linea di credito pari a una rata mensile sostenibile fino a un quinto, o al 20% della tua retribuzione netta.

In altri termini, come suggerisce il nome stesso di questo prodotto, la somma massima che risulta essere erogabile dalla banca o dalla finanziaria alla quale ti rivolgerai sarà determinata dal tuo reddito netto, fermo restando che la rata del programma di rimborso non dovrà superare il quinto dello stipendio netto.

Ma perché la legge è stata così attenta a stabilire un limite tutto sommato piuttosto basso per il tuo indebitamento mensile?

Le intenzioni del legislatore sono piuttosto chiare, e riassumibili nella volontà di fare in modo che le difficoltà economiche dovute al peso delle rate sulle spese familiari e personali siano piuttosto contenute, limitando pertanto i casi di insolvenza e di inadempimento.

La legge prevede inoltre che la durata massima del programma di rimborso della cessione del quinto sia pari a 10 anni.

Erogazione e rimborso della cessione del quinto

La legge si sofferma anche sul disciplinare le forme di erogazione e di rimborso del prestito veloce rappresentato dalla cessione del quinto dello stipendio, prevedendo che il capitale ti venga corrisposto dalla banca alla quale richiederai il prestito, con le forme previste dal contratto, come l’accredito sul conto corrente.

Per quanto invece riguarda la restituzione, l’art. 29 della legge 180/50 prevede che le quote di stipendio siano trattenute dal datore di lavoro, e versate all’istituto di credito entro il mese successivo a quello a cui si riferiscono.

Doppio quinto e cessione del quinto

Non tutti i nostri clienti sanno che la legge prevede non solamente la possibilità di indebitarsi fino al 20% dello stipendio netto con la cessione di cui oggi parliamo, quanto anche di potersi indebitare fino al 40%, andando così a raddoppiare il quinto dello stipendio o della pensione.

 

Si tratta di una forma di finanziamento che richiede l’accettazione di banca e datore di lavoro, e che è comunemente denominata come doppio quinto. La facoltà è concessa solamente a chi ha almeno quattro anni di servizio effettivo.

Assicurazione cessione del quinto

Sempre in merito alla normativa sulla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, ricordiamo come per poter ottenere il finanziamento sia necessario sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita e sul rischio impiego in maniera tale da tutelare te stesso, i familiari e gli eredi nei casi di decesso prematuro o di perdita del posto di lavoro.

Nelle ipotesi di cui sopra, infatti, la compagnia di assicurazione presso la quale è stato stipulato il contratto di tutela interverrà a restituire il capitale finanziato.

Sulla base dell’art. 27 della legge 180/50, l’assicurazione ha un costo dello 0,50 per cento per le spese di amministrazione, e del 2 per cento per i prestiti fino a 5 anni, e del 4 per cento per i prestiti oltre i 5 anni.

Ancora in relazione al rapporto tra l’assicurazione e la cessione del quinto o al prestito Inpdap, ti ricordiamo che nell’ipotesi di premorienza o di sopravvenuta invalidità permanente, intercorsa durante il pagamento di una cessione del quinto, la legge 180/50 stabilisce che l’ente assicuratore saldi alla banca o alla finanziaria il capitale dovuto, che sarà dunque completamente estinto.

Nell’ipotesi di perdita del posto di lavoro, invece, la compagnia assicurativa salderà alla tua banca o alla tua finanziaria l’importo che non sarà coperto dal TFR, che dunque rappresenta la sola garanzia per te.

Infine, sempre con riferimento alla polizza assicurativa, ti sarà certamente utile sapere una cosa che pochi sanno: puoi detrarre la polizza assicurativa del 19% per un capitale massimo di 1.291 euro, riuscendo in tal modo a rientrare in possesso di una parte del costo che hai sostenuto, attraverso un rimborso fiscale.

 

Come richiedere la cessione del quinto

La normativa della legge 180/50 non si sofferma sulle modalità di richiesta della cessione del quinto, ma se ci leggi da diverso tempo dovresti ben sapere che è molto semplice poter fare domanda di accesso a questo prodotto di credito.

Di fatti, tutto quello che dovrai fare per poter ottenere un prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione è semplicemente recarti presso una banca o una finanziaria che ha in catalogo questo prodotto, e compilare un apposito modulo con il quale andrai non solamente a formulare la tua domanda, quanto anche a consentire alla banca / finanziaria di poter ottenere la comunicazione di quota cedibile, che indicherà l’importo massimo della rata che potrai sostenere.

Se poi vuoi saperne ancora di più su questo interessante prodotto di finanziamento, non ti rimane che contattarci: saremo lieti di condividere con te tutto ciò che devi sapere sulla cessione del quinto!

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