PrestitiMag.it https://prestitimag.it Wed, 17 Jan 2024 15:00:43 +0000 it-IT hourly 1 https://prestitimag.it/wp-content/uploads/2016/07/cropped-cropped-favicon-32x32.png PrestitiMag.it https://prestitimag.it 32 32 Come diventare libero professionista https://prestitimag.it/come-diventare-libero-professionista/ https://prestitimag.it/come-diventare-libero-professionista/#respond Wed, 17 Jan 2024 14:43:22 +0000 https://prestitimag.it/?p=16842 Ti sei sempre chiesto come diventare libero professionista perché finalmente hai deciso di metterti in proprio? Sei arrivato nel posto giusto.

Devi sapere che per intraprendere questa strada, dovrai adempiere ad alcune normative fiscali e burocratiche affinché la tua attività intellettuale possa risultare “a norma di Legge”.

Un libero professionista, contrariamente ad un’impresa, svolge un’attività individuale e intellettuale, tanto da farsi pagare un compenso proprio per via del servizio prestato. Scopri di seguito, tutte le attività da conseguire per svolgere senza problemi, la tua attività come libero professionista.

Come diventare libero professionista: aspetti fiscali nel 2024

Il primo passo che devi fare se ti chiedi come diventare libero professionista è quello di aprire la partita IVA. Erroneamente si pensa che quest’attività comporti anche l’iscrizione all’albo, in realtà l’iscrizione dipende dall’attività che svolgi.

Ci sono alcune attività che possono essere svolge come liberi professionisti senza iscrizione all’albo, tra queste troviamo ad esempio, la figura del copywriter, i consulenti, oppure i graphic designer.

E altre che invece richiedono l’iscrizione obbligatoria ad un albo specifico, come il caso dell’avvocato, dei giornalisti, dei commercialisti e dei medici.

Tra i consigli che possiamo darti su come diventare libero professionista, ti suggeriamo di fare affidamento a questi obblighi e procedure imposte dalla Legge:

  1. Apertura della P.IVA: un libero professionista senza partita IVA, non può svolgere la sua attività autonoma, altrimenti sarebbe un problema (oltre che commettere degli illeciti), nei confronti del fisco italiano.
  2. Codice Ateco: dovrai consultare un commercialista o la figura che ti segue durante l’apertura della P.IVA come lavoratore autonomo, in modo tale che possa individuare il codice Ateco più idoneo all’attività che svolgerai.
  3. Regime contabile e fiscale: un libero professionista può adottare il regime forfettario oppure quello ordinario (optando per una fiscalità più ampia e magari complessa). La scelta del regime spetta unicamente al commercialista, che saprà indicarti la strada migliore.
  4. Iscrizione all’ente previdenziale: in base all’attività svolta, sussistono diverse iscrizioni previdenziali (INPS, CIPAG, CNN) e così via.
  5. Iscrizione ad un eventuale albo: l’iscrizione all’albo – come abbiamo visto – non è obbligatoria, motivo per cui andrà determinata in base all’attività eseguita dal libero professionista.

L’apertura della propria attività autonoma comporta vantaggi e svantaggi, obblighi e doveri a cui dover far fede. Ad esempio, se volessi ottenere un prestito per P.IVA, la fattibilità è leggermente minore rispetto a quella richiesta da un dipendente con un contratto a tempo indeterminato.

Naturalmente questo non significa rinunciare alla propria volontà solo per delle possibili difficoltà da incontrare, ma è bene essere a conoscenza di tutti gli aspetti più importanti.

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Come diventare un libero professionista di successo nel 2024?

Ora che hai compreso come si diventa un libero professionista in termini burocratici, vediamo in che modo dovresti gestire la tua attività da lavoratore autonomo. L’organizzazione del tempo è un aspetto essenziale per raggiungere un buon equilibrio tra la vita personale e quella lavorativa.

Molto spesso il pressing fiscale molto alto potrebbe comportare dei problemi piuttosto ingenti, ma a fronte di una pianificazione aziendale ad HOC, sarebbe possibile scongiurare a monte queste criticità.

Il lavoro da libero professionista implica l’aspetto tecnico e operativo, da destinare ai propri clienti, e quello organizzativo e fiscale, per mandare le fatture (meglio adoperare un software di fatturazione elettronica semplice da usare), tener conto delle tasse da versare e partecipare ad eventuali corsi di formazione.

Su 40 ore di lavoro settimanale, la suddivisione corretta e più veritiera possibile sarebbe: 30 ore da dedicare ai clienti (tra call e operatività), e le restanti 10 ore per la propria organizzazione.

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Budget di partenza

Il budget di partenza è estremamente importante. La tua attività è agli inizi, e come in qualsiasi startup dovrai riservare una partire del tuo capitale in costi fissi quali: marketing, spese vive ed eventuali investimenti nell’arredamento del tuo ufficio.

Se avessi delle difficoltà economiche, ti suggeriamo di richiedere un microprestito online, la cui base sarà la tua ancora di salvezza ancor prima di poter compromettere l’intera attività da libero professionista.

La parola chiave per raggiungere il successo anche in questo caso è soltanto una: pianificazione fiscale.

Proteggi il tuo patrimonio

Contrariamente ad una società a responsabilità limitata, in una ditta individuale (come libero professionista), il patrimonio attaccabile qualora risultassi protestato o un cattivo pagatore, è quello personale.

Trova il modo per proteggerlo – richiedendo aiuto ad un esperto del settore – ed assicurarti di non compiere mosse azzardate che possano compromettere la tua carriera da imprenditore.

Analisi di fattibilità

Ora che hai compreso come diventare libero professionista per Legge (aprendo partita IVA, scegliendo un regime fiscale idoneo e richiedendo l’iscrizione alla Camera di Commercio), dovrai stilare un business plan in cui si evince la fattibilità della tua scelta.

Assicurati di sapere minuziosamente i costi fissi e quelli variabili, cercando – almeno inizialmente – di risparmiare più che puoi.

Generalmente i costi per l’apertura dell’IVA sono gratuiti, salvo che il commercialista decida di farti pagare un forfait per il servizio che giustamente offre.

Ora che sai i passaggi obbligatori utili al fine di come diventare libero professionista, ci auguriamo che la tua carriera come lavoratore autonomo possa essere ricca di successi e soddisfazioni. Per qualsiasi dubbio, commenta l’articolo.

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2024.

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Come vivere senza soldi https://prestitimag.it/come-vivere-senza-soldi/ https://prestitimag.it/come-vivere-senza-soldi/#respond Fri, 05 Jan 2024 14:59:33 +0000 https://prestitimag.it/?p=16817 Se ti stai chiedendo come vivere senza soldi, le circostanze per la quale hai questi dubbi potrebbero essere variegate: sei rimasto senza un euro e temi la povertà? Hai problemi di sovraindebitamento? O vuoi tentare uno stile di vita completamente diverso da quello che ci hanno inculato?

Indipendentemente dal problema o dall’esigenza, in questo articolo vorremmo condividerti dei consigli utili affinché tu possa stravolgere la tua vita e viverla come piace a te, anche senza dover per forza possedere tanta ricchezza.

Come vivere senza soldi: scelta o problema?

Se vuoi sapere come vivere senza soldi va fatta una distinzione importante: è una scelta di vita o un problema da risolvere? In base alla situazione in cui ti trovi, è indubbiamente opportuno contestualizzare la soluzione.

Se ti sei trovato senza soldi allora devi indubbiamente racimolare qualcosa per sostentarti. Cerca di trovare un impiego part time (se la ricerca del full time dovesse essere troppo complessa), e risparmia più che puoi.

In casi estremi, puoi provare a vendere un po’ di oggetti di valore e ricavare un po’ di denaro per poterti sostentare e pagare le spese vive (affitto, bollette e far la spesa).

Scongiurato il caso estremo in cui tu non abbia soldi per vivere e magari vuoi provare questo nuovo stile di vita, lontano dai problemi burocratici e dai rischi di sovraindebitamento con le finanziarie, vediamo come potresti vivere senza soldi e senza un lavoro.

A contatto con il mondo

Tanta gente ha scelto di vivere senza soldi e senza lavorare, e anche se può sembrare “folle”, questo stile di vita – detto da chi l’ha provato – ha generato in loro un senso di serenità incomparabile.

Ci sono diverse filosofie di pensiero sul vivere senza soldi. L’unica verità oggettiva è che non è semplice, e né tanto meno “facilmente comprensibile”, specialmente nella società odierna dove prevale il senso di ricchezza.

Prendendo ispirazione da chi vive senza soldi e senza un lavoro, il contatto con la natura è il primo metodo di sopravvivenza. Elemosinare cibo, reperire acqua dai ruscelli o dalle fontane site in città, sembra essere il minor problema.

Se sei incline alla natura, puoi trovare un rifugio in cui vivere, costruendoti una bella stufa in legno (anche nota come rocket stove), e ricaricare l’energia grazie a dei piccoli pannelli solari.

Il minimo indispensabile

Un altro metodo che ci insegna a come vivere senza soldi è quello di farlo al minimo della sopravvivenza. Se nel corso degli anni hai racimolato anche solo 5, 7 mila euro, puoi optare per costruire una earthship (una casa ecologica completamente fatta di materiale riciclato).

Non devi pensare alle utenze, all’acqua e altri allacci che genererebbero un’uscita mensile di cui magari vorresti fare a meno. Dovrai procurarti del cibo e poter vivere la tua libertà senza impegni e pensieri che possano rattristarti.

Lo stesso dicasi se provvedessi a comprare un camper (vecchio, anche non funzionante se vuoi pagarlo pochissimo), e lasciarlo in sosta dove avrai un tetto sotto la testa (evitando il freddo degli inverni rigidi), ma pur godendoti la tua libertà.

Ci sono tanti uomini che hanno intrapreso questa strada, il cui stile di vita è diventata una «missione personale».

Come vivere senza soldi e senza lavoro: la storia di chi ce l’ha fatta

Molti personaggi storici hanno intrapreso la scelta di vivere senza soldi. Ma come ce l’hanno fatta? E perché magari avrebbero deciso di abbandonare una casa, un lavoro e quello che possiamo credere sia il concetto di felicità?

Molte storie basate su fatti reali, narrano di uomini che da imprenditori hanno deciso liberamente di vivere senza denaro.

Il loro concetto si basa sulla semplicità e spensieratezza: meno soldi hai, meno problemi dovrai risolvere. Immagina ad esempio, se una cattiva gestione finanziaria ti portasse a dei problemi di sovraindebitamento, con tanto di problemi di recupero crediti.

Questa non è una allusione alla reale facilità di vivere senza lavorare e senza possedere alcun denaro, ma semplicemente il concetto di chi ha deciso di fare a meno della filosofia del Capitalismo.

Le soluzioni sono altrettanto varie: esistono anche delle comunità di coliving, dove è possibile condividere e a aiutarsi pur trovandosi tutti (più o meno), nella stessa condizione e stile di vita.

Al contrario di quello che la società – psicologicamente ci impone – vivere senza denaro è possibile. È indispensabile sostentarsi per non morire di fame, perché come abbiamo visto in questa guida, a chi vuol vivere in serenità e libertà, non basterebbe nient’altro.

Per rispondere in modo definitivo: i modi su come vivere senza soldi ci sono, ma va detto che si deve allontanare – meglio dire dimenticare – il pensiero di possedere un’auto, degli oggetti tecnologici di alto valore e una casa “dignitosa”.

Se fosse la tua prima “esperienza”, il vero segreto è quello di non disperarsi. Anzi, se ne avessi la possibilità, ti inviteremmo a fare una prova di anche tre settimane o un mese, per immaginarti cosa significhi poter vivere senza avere un euro.

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Carta prepagata PostePay https://prestitimag.it/carta-di-credito-postepay/ https://prestitimag.it/carta-di-credito-postepay/#respond Fri, 05 Jan 2024 13:04:01 +0000 https://prestitimag.it/?p=16748 La carta Postepay è una carta prepagata di Poste Italiane molto popolare e utilizzata in Italia.

La carta di credito PostePay in realtà, è un prodotto finanziario differente rispetto a quelli che molti pensano. Infatti, il termine più adatto è “carta prepagata”, che differisce rispetto a quella di credito (vedremo di seguito tutte le differenze).

Dunque, se dovessimo dire cos’è la PostePay e spiegare che tipo di carta è, potremmo definirla come una “prepagata“, in quanto, come puoi intuire dal nome stesso, funziona soltanto se al suo interno contiene dei soldi (altrimenti non potrai effettuare degli acquisti).

Carta prepagata PostePay o carta di credito?

Quella che ancora in molti chiamano carta di credito PostePay, in verità è una carta prepagata, perché come ti accennavamo precedentemente, funziona soltanto se contiene dei soldi.

La differenza principale rispetto ad una carta di credito, è che in quest’ultima è la banca/ente finanziario, ad emettere anticipatamente una certa disponibilità di denaro (anche se sprovvisto al momento dell’acquisto), ed è per questo che il suo utilizzo viene concesso ad una specifica categoria di soggetti.

La carta prepagata PostePay può essere utilizzata – come ogni altra carta – in qualsiasi circuito sul territorio (presso i negozi fisici), e negli store online. Soltanto in qualche caso eccezionale, alcuni e-commerce potrebbero “vietarne” l’utilizzo.

La PostePay è un prodotto finanziario realizzato e distribuito da Poste Italiane S.p.A, che si appoggiano ad un circuito VISA (il più comune sul mercato economico). Visto che ognuno di noi potrebbe avere delle esigenze differenze, esistono diverse tipologie di carte (che elencheremo di seguito).

Quanto costa la PostePay? Prezzi e soluzioni

La prima domanda che ti salterà in mente è quanto costa la PostePay. Come ti accennavamo in precedenza, esistono diverse soluzioni che potrebbero fare al caso tuo. Ti lasciamo dunque, una tabella in cui troverai il prodotto finanziario che farebbe maggiormente al caso tuo.

Carta PostePayCostoCaratteristiche
Postepay Evolution15€ (canone annuo)IBAN per accreditare la pensione/stipendio direttamente sulla tua prepagata;
Domiciliazione di bollettini/utenze;
Pagamenti online/contactless con Google Pay (per Android) e Apple Pay (per iOS).
Postepay DigitalGratisRichiedibile online a costo zero;
Pagamenti presso gli store fisici e nei negozi online;
Trasferimento del denaro immediato grazie al servizio P2P.
Postepay PUNTOLIS12€ (canone annuo)IBAN per accreditare la pensione/stipendio direttamente sulla tua prepagata;
Ricarica tramite i tabacchi PUNTOLIS;
Pagamenti in tutta Italia e all’estero.
Postepay Standard10€ (una tantum per il solo rilascio)Acquisti sia in Italia che all’estero (e sugli e-commerce aderenti al circuito VISA);
Prelevo del denaro in contanti dagli sportelli bancari e ATM postamat;
Nessun costo annuale di gestione.
Postepay Green5€ (una tantum per il solo rilascio)Pagamenti istantaneii;
Accredito della paghetta dei genitori;
Ecosostenibile e perfetta come “deposito risparmi”.
IoStudio PostepayGratisIdeale per gli studenti delle scuole secondarie di II grado sia statali che paritarie;
Ideale per comprovare la propria regolare frequentazione come “studente”, validante sia in Italia che all’estero;
Agevolazioni tramite delle convenzioni con gli esercenti aderenti a ScontiPoste e MIM.
Postepay Evolution Business12€ (canone per il 1° anno, azzerabile sfruttando la promo acquiring)Ideale per ditte individuali e P.IVA;
Plafond massimo pari a 200.000€;
Gestibile tramite app e sito web;
Cashback Business sui pagamenti effettuati.
Costi carta prepagata PostePay

Ora che hai visto quanto costa fare la PostePay, puoi stabilire il prodotto migliore sulla base della tua convenienza economica e personale. Se hai bisogno di un IBAN per emettere bonifici bancari dovresti optare per la PostePay Evolution o la PostePay PUNTOLIS.

Leggi anche: Finanziamento rifiutato Findomestic / Finanziamenti con Carta di credito / Cambiare banca con finanziamento in corso

Conviene fare la carta PostePay?

Per stabilire se conviene fare la PostePay, la prima valutazione deve basarsi sulle tue reali necessità. Indipendentemente dal costo (che può variare da 0€ a massimo 15annui), dovrai analizzare le caratteristiche della prepagata: se ha un IBAN, quali pagamenti sono inclusi, i limiti, gli eventuali costi e la possibilità di prelevare denaro in contante.

Sulla prepagata PostePay le opinioni sono molto variegate: prevalentemente i giudizi sono positivi, visto che nonostante i prezzi contenuti delle carte, le caratteristiche offerte sono molto promettenti (dalla semplicità d’uso fino all’efficienza nelle transazioni).

Le critiche mosse nei confronti delle carte di Poste Italiane, che hanno scaturito una serie di opinioni negative, sono da associare alla scarsa valutazione data all’assistenza, che sembrerebbe allungare i tempi riguardo alla risoluzione dei problemi.

Secondo il nostro giudizio, i servizi delle prepagate PostePay non sono affatto a male. Anche i costi del canone annuo sono inferiori rispetto a quelli proposti dalle migliori banche online.

Infine, vorremmo sottolineare un altro aspetto importante: la possibilità di collegare la PostePay a PayPal, che secondo noi conviene in quanto il servizio di pagamenti digitali, attraverso un paio di click, permetterà il pagamento diretto dalla propria carta prepagata (evitando di perdere tempo con l’inserimento manuale dei dati di quest’ultima).

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Elicicoltura finanziamenti fondo perduto: situazione nel 2024 https://prestitimag.it/elicicoltura-finanziamenti-fondo-perduto/ https://prestitimag.it/elicicoltura-finanziamenti-fondo-perduto/#respond Fri, 05 Jan 2024 12:24:57 +0000 https://prestitimag.it/?p=16733 Se sei in cerca di ottenere dei finanziamenti di elicicoltura a fondo perduto, sappi che nel 2024 è possibile grazie a dei sostentamenti provenienti dall’Europa. Se è pur vero che l’allevamento delle lumache è una pratica antica, è anche vero che sembra tornata di “moda”, complica la transizione ecologica.

L’allevamento delle chiocciole è un business che contrariamente a quel che puoi pensare, non si sta sviluppando soltanto al Sud Italia, ma anche in altre regioni del Nord Italia (anche in Piemonte e in Lombardia), dove si è soliti pensare che non ci sarebbero le temperature adatte per le lumache, anche se in realtà non sarebbe un problema perché resistono anche alle basse temperature.

Elicicoltura finanziamenti fondo perduto: le possibilità

L’elicicoltura prevede dei finanziamenti a fondo perduto che possono essere erogati sulla base dei bandi pubblici a propria disposizione. Oppure, è possibile richiedere un prestito per l’impresa agricola che vorresti aprire, a patto che tu possa sostenere e rimborsare il debito.

Se sei alla ricerca di nuovi fondi per aprire un allevamento, ti suggeriamo di consultare Coldiretti, principale interlocutore esperto in agricoltura italiana. I bandi a cui potresti avere accesso, differiscono per periodo, durata ed eventuale “fondo perduto”.

Il fondo perduto è raro che sia al 100%, perché gran parte delle volte ha una percentuale che varia tra il 50% e l’80%. Si tratta pur sempre di una parte di capitale – a volte molto consistente – che non dovrà essere rimborsato, ecco perché viene detto “a fondo perduto”.

Una valida alternativa rispetto a quanto sostenuto fino ad ora, è quella di contattare la tua banca di fiducia, chiedendo la possibilità di accedere al credito per poter aprire un’impresa agricola.

Il nostro consiglio è quello di verificare la redditività, gli investimenti iniziali e tutti i pro e contro che potrebbe avere la gestione di un allevamento di lumache.

Leggi anche: Finanziamento rifiutato Findomestic / Finanziamenti con Carta di credito / Cambiare banca con finanziamento in corso

Aprire allevamento lumache e richiedere finanziamenti fondo perduto

Se la tua intenzione è quella di aprire un allevamento di lumache e ottenere dei finanziamenti fondo perduto, la soluzione più semplice è quella – prima di contattare la banca o Coldiretti – di realizzare un business plan che dovrà contenere tutti i dettagli del progetto (costi, mission, vision).

Sia l’Europa che le regioni italiane, si stano mobilitando per incentivare lo sviluppo di attività di agricoltura e nelle aree rurali che sono incluse nel pacchetto progettato post Covid 19, noto come “Next Generation EU“. Nel 2023, sono arrivati 8 miliardi di euro da destinare proprio agli imprenditori agricoli.

Dopo i primi sei anni che si sono conclusi con successo (2014 – 2020), il Piano di Sviluppo Rurale prevede nuovi bandi per incentivare l’elicicoltura e i finanziamenti fondo perduto destinabili a quest’attività. Entro la fine del 2023 ti suggeriamo di consultare gli eventuali atti pubblici a cui poter accedere per ottenere più capitale possibile da reinvestire a rischio zero.

I fondi per aprire un allevamento solitamente vengono promossi grazie al bando europeo PSR. una politica agricola che incentiva lo svilippo nelle aree rurali, di imprese dedite alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Finanziamenti europei per elicicoltura: cosa fare nell’attesa

I finanziamenti europei per l’elicicoltura devono essere rinnovati, e con essi, anche le condizioni e i requisiti per poterne fare richiesta. In questa fase di transizione ecologica, il consiglio che vorremmo darti è di giocare d’anticipo, pianificando oltre al business plan, anche un budget da destinare al progetto.

Per aumentare le probabilità che ti approvino il finanziamento a fondo perduto per l’allevamento di lumache, ti suggeriamo di far richiesta per un capitale più contenuto, il cui prestito potrebbe attestarsi tra i 20 mila e i 30 mila euro.

L’investimento – seppur possa sembrare impegnativo – prospetta un ottimo ritorno economico, considerando che un allevamento di lumache, secondo quanto dichiarato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura, su un terreno di 5.000 metri quadrati di impianto ha una resa di circa 25 mila euro con una media di 15 o 20 animali da rivendere.

Nel frattempo potresti far domanda alla banca in cui sei correntista, oppure informarti con altre società di credito che propongono prodotti finanziari destinati all’investimento agricolo.

Un’altra possibilità è quella di contattare altre agenzie specializzate in prestiti, come ad esempio Invitalia, che ha gestito diverse volte i finanziamenti per giovani, per aziende agricole e altre risorse finanziarie agevolative.

O ancora, Resto al Sud, il bando dedicato agli imprenditori residenti al Sud Italia, che vorrebbero avviare un’attività imprenditoriale soddisfando i requisiti personali (età anagrafica tra i 18 e massimo 55 anni).

Elicicoltura finanziamenti 2023 in Italia

Ora che ti è chiaro che è possibile accedere a dei finanziamenti a fondo perduto per l’elicicoltura, sappi che i bandi regionali possono essere gestiti autonomamente dal singolo territorio, sulla base delle proprie possibilità e preferenze.

Elicicoltura finanziamenti in Lombardia

Visto che ancora sull’elicicoltura i finanziamenti del 2023 in Lombardia sono a data da destinarsi, potremmo riportare l’esempio dei fondi erogati negli anni precedenti.

L’ultima volta il capoluogo lombardo ha stanziato 3 milioni di euro in fondi agricoli, tra cui un atto dedicato proprio all’allevamento di lumache a scopo alimentare, coprendo fino all’80% e su un massimo di 150.000€ annui per 36 mesi.

Elicicoltura finanziamenti in Piemonte

Anche per il Piemonte sono stati previsti in passato dei prestiti a fondo perduto per aprire un allevamento di elicicoltura. Sulla base dei dati storici, la Regione del Nord Italia premiava i giovani imprenditori agricoli (con età compresa fra i 18 e massimo 40 anni), con un contributo economico coperto fino all’80%.

Elicicoltura finanziamenti in Campania

Concludiamo l’articolo sui prestiti per l’elicicoltura, riportando l’esempio dei finanziamenti a fondo perduto erogati tempo fa in Campania, con lo scopo di incentivare gli “Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole”, destinando il contributo soltanto ai giovani agricoltori qualificati.

Sei ancora convinto di investire nell’elicicoltura sfruttando i finanziamenti fondo perduto? Non perderti gli aggiornamenti e lascia un commento in caso di dubbi.

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Finanziamenti auto Renault https://prestitimag.it/finanziamenti-auto-renault/ https://prestitimag.it/finanziamenti-auto-renault/#respond Fri, 05 Jan 2024 10:55:38 +0000 https://prestitimag.it/?p=16720 I finanziamenti per un’auto Renault possono essere richiesti alla casa madre automobilistica, oppure ad una società di credito disposta ad erogare la somma pattuita, con una sola finalità: quella di poter concederti il veicolo di tua preferenza.

Il nostro compito è quello di guidarti all’offerta migliore, visto che le offerte messe a disposizione dalla società francese Renault sono davvero allettanti. Negli ultimi tempi l’interesse è sempre più orientato verso il credito promosso da Mobilize Financial Services, ma chi è questa società? C’è una reale convenienza?

Finanziamenti auto Renault: qual è l’offerta proposta?

I finanziamenti auto Renault vengono offerti principalmente da Mobilize Finanzial Services, nonché una società direttamente controllata dalla stessa casa automobilista francese, Renault. Il vantaggio (in alcuni casi), è quello di poter godere di un tasso di interesse più agevolato (oltre ad ulteriori benefit a propria disposizione).

La società controllata Mobilize Finanzial Services offre un piano di credito tradizionale, che funziona in modo piuttosto semplice, con caratteristiche di prestito molto promettenti:

  • Durata del contratto: da uno a sei anni;
  • Chilometraggio: illimitato;
  • Rata mensile: fissa e costante;
  • Variazioni contrattuali: disponibilità di allungare il finanziamento e ottenere un rimborso anticipato;
  • Garanzie: polizza assicurativa estendibile a soccorso stradale e tutela contro danni del conducente.

Anche il finanziamento auto Renault viene proposto come prestito finalizzato, che a differenza di quello personale non viene erogato sotto forma di liquidità, ma direttamente per finalizzare l’acquisto della vettura a quattro ruote.

Un’offerta che potrai ritenere conveniente deve basarsi principalmente su un buon tasso di interesse. L’indice più importante a cui dovrai prestare attenzione è il TAEG. Una percentuale definibile “ottimale”, è certamente una di quelle che si aggira al 7% circa.

Sul contratto noterai – TAEG a parte – anche il cosiddetto TAN, che è un altro tasso di interesse. Tra i due tassi, il più importante e incidente è il “Tasso Annuale Effettivo Globale Medio”, che racchiude tutti i costi necessari da dover affrontare.

Finanziamento Renault, conviene davvero?

Se vorresti sottoscrivere un finanziamento Renault ma non sai se conviene, dovresti effettuare una simulazione del prestito di tuo interesse e confrontare i tassi di interesse offerti dalla società Mobilize Financial Services.

La RCI Banque SA – nuovo marchio francese – oltre a proporre il classico finanziamento, mette a disposizione una serie di offerte per accedere al credito in modo differenziante. Di seguito, ecco un esempio di ulteriori proposte rispetto al tradizionale prestito finalizzato per un’auto.

Valore futuro garantito

La sottoscrizione di un contratto di valore futuro garantito, prevede la possibilità di poter sostituire il veicolo al termine della durata contrattuale, e di poter evitare la tanto odiata svalutazione. Le condizioni possono essere personalizzate in base alle proprie esigenze, possibilità e modelli della vettura.

Dunque, come funziona nei dettagli il Valore Futuro Garantito Renault? In poche parole, tu scegli le condizioni sulla base di quelle proposte (durata e chilometraggio incluso), la società francese ti promette (alla sottoscrizione del contratto), di mantenere il valore della vettura da te desiderata, invariato, cosicché al termine della durata, tu potrai decidere se cambiare il veicolo con uno nuovo o mantenere lo stesso.

Il finanziamento può essere sottoscritto per un minimino di 36 fino a massimo 60 mesi. A fronte di una flessibilità massima, anche i pagamenti mensili saranno molto più contenuti rispetto al prestito tradizionale.

Noleggio a lungo termine e leasing

Anche Renault propone due soluzioni alternative al prestito tradizionale: il noleggio a lungo termine e il contratto di leasing (rientrante nel finanziamento con obbligo di riscatto). Nel primo caso, si tratta di una vera e propria locazione, motivo per cui non sarai obbligato a comprare l’automobile e né tanto meno a rinnovare il contratto.

Così come nel contratto NLT, anche il leasing prevede un canone mensile, con la differenza di non avere tutti quei servizi che ci sarebbero nel contratto di locazione: messa su strada, assicurazione, manutenzione (ordinaria e straordinaria), tassa di proprietà e soccorso stradale.

La convenienza tra le due soluzioni va valutata sulla base delle tue esigenze: se vuoi fare a meno del prestito, puoi optare per il noleggio a lungo termine Renault (se pensi di cambiare vettura alla fine del contratto), oppure di sottoscrivere un contratto di leasing pagando la maxi rata finale per poter ottenere la proprietà della vettura al termine della durata contrattuale.

Ti invitiamo a prendere conoscenza che anche se il finanziamento auto è offerto da Renault, ciò non vuol dire che sei esente da un possibile rifiuto di prestito. I motivi per cui ciò potrebbe accadere sono svariati, e dunque riassumerli qui sarebbe sbagliato e riduttivo.

F.A.Q – risposte alle domande comuni

  1. Perché i finanziamenti Renault sono gestiti dalla RCI Banque?
    – La RCI Banque SA è un marchio commerciale che unisce i brand quali: Finrenault, Daciafin e RCI Bank and Services Italia, disponendo di offerte commerciali destinate all’accesso al credito.
  2. È prevista l’estinzione anticipata di un finanziamento auto Renault?
    – In base al contratto sottoscritto, Renault prevede la possibilità di estinguere anticipatamente il rimborso del credito concesso al richiedente. Occorre considerare la convenienza sulla base della penale massima da affliggere.
  3. Come funziona la restituzione auto dopo 3 anni Renault?
    – La restituzione auto dopo 3 anni dal rilascio Renault, è la formula che oggi è nota come “Valore Futuro Garantito”, nonché la vecchia soluzione “My Way“. Al momento dell’acquisto, la concessionaria stabilirà un valore minimo garantito (sotto al quale non scenderà superati gli anni previsti da contratto).

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Prestito bullet https://prestitimag.it/prestito-bullet/ https://prestitimag.it/prestito-bullet/#respond Thu, 04 Jan 2024 18:52:44 +0000 https://prestitimag.it/?p=16708 Il prestito bullet è un finanziamento particolare, dedicato a quelle imprese che hanno necessità di liquidità immediata, e che godendo di un’ottima affidabilità creditizia possono permettersi di accedere al credito in modo più semplice.

Se fossi interessato ad un finanziamento più flessibile e conveniente, è necessario spiegarti il meccanismo che si cela dietro al prestito bullet. Ti invitiamo a continuare la lettura di questo articolo, cosicché tu possa valutare la convenienza.

Prestito bullet: come funziona?

Il prestito bullet appartiene alla categoria dei finanziamenti veloci, ed è per questo motivo che per poterlo ottenere le banche devono essere certe che il richiedente sia realmente capace di rimborsare il credito.

Il meccanismo di questo finanziamento è molto semplice: l’azienda debitrice si impegna con una promessa a rimborsare il credito che ha ottenuto in precedenza, senza dover presentare alcuna fideiussione o garanzia reale.

Puoi immaginare che a fronte di una “assenza” di garanzie, l’ente creditore farà le sue verifiche in modo tale da esser certa di poter destinare la somma pattuita ad un debitore che deve ritenere affidabile.

La particolarità di questo accesso al credito sta nel piano di ammortamento e nel modo in cui verrà rimborsata la somma di denaro. Il nome “bullet”, dall’inglese “proiettile“, non è un caso.

Infatti, questo prestito è definito “one shot“, proprio perché l’azienda debitrice dovrà rimborsare il credito pagando mensilmente soltanto le rate degli interessi e al termine del giorno pattuito precedentemente, verrà erogato il denaro spettante al creditore in un’unica soluzione.

La durata di questo finanziamento è a medio e lungo termine, e prevede un minimo di 12 mesi fino a 3,4 o anche 8 anni. L’obiettivo è quello di fornire credito alle imprese che desiderano avviare un progetto economicamente impegnativo.

Il prestito bullet viene utilizzato nella maggior parte dei casi, per finanziarie nuovi progetti startup, per l’acquisto di macchinari e per effettuare investimenti di diversa entità.

Quali banche offrono il finanziamento bullet

In Italia, il finanziamento bullet è una tipologia di accesso al credito ancora poco nota. Eppure, gli enti finanziari che propongono questo prodotto finanziario sono molteplici e anche di marchi ed enti ben noti e famosi.

Prima di far domanda, ti suggeriamo di consultare i costi che ti potrebbero essere addebitati e accertarti che tu abbia i requisiti ideali per poter ottenere la cosiddetta “liquidità anticipata“. I tassi di interesse (sia fissi che variabili), potrebbero dipendere dall’offerta che ti verrà presentata dall’ente di credito di interesse.

Vediamo di seguito, alcune banche pronte ad offrirti questa soluzione.

Finanziamento bullet UniCredit

Il finanziamento senza garanzie di UniCredit prevede l’erogazione del credito e la modalità di rimborso, usufruendo di una delle due soluzioni disponibili: il prestito bullet con tasso fisso e restituzione del denaro in un’unica soluzione, oppure il prestito chirografario secondo un piano rateale a tasso sia fisso che variabile.

Il prestito prevede una durata minima di un mese e una massima di dodici mesi. Per poterne usufruire, l’impresa può valutare l’opzione più conveniente, che si distingue in prodotto “ordinario” e “convenzionato“.

Finanziamento bullet Intesa SanPaolo

Il prestito bullet Intesa SanPaolo viene proposto in due modalità, la “circolante Impresa Smart” e la “circolante Impresa 13°/14° mensilità“. La differenza sostanziale sta nell’importo erogabile sulla base del rapporto instaurato con la banca.

Nel caso della circolante impresa Smart, il prodotto prevede una erogazione massima pari a 50.000€, e viene garantito alle società che sono già clienti e titolari dei servizi bancari “My Key / My Key business“.

Finanziamento bullet Monte dei Paschi di Siena

Il prestito bullet di Monte dei Paschi di Siena viene offerto alle imprese che hanno necessità di liquidità immediata. Una sovvenzione economica che mira al sostenimento dell’azienda, al fine di poter contribuire agli investimenti necessari.

Se il prodotto finanziario MPS potesse essere di tuo interesse, ti consigliamo di consultare i costi necessari per poterlo ottenere. La banca ti proporrà diverse soluzioni, a partire dal tasso di interesse e dalle spese annesse alla soluzione proposta.

Prestito bullet: domande e le nostre conclusioni

Se avessi ancora delle perplessità sul prestito bullet, siamo qui per chiarirtele. Una delle domande più comuni è “se il finanziamento bullet è il noto balloon“. In realtà, se è pur vero che il piano di ammortamento di entrambi i prodotti è molto simile, le differenze sono palesi.

Il finanziamento balloon è un mutuo a lungo termine (che può arrivare anche fino a 20-30 anni). La differenza (come anticipato), sta nella durata e nelle rate da versare, che a differenza del bullet, il balloon prevede delle rate di preammortamento (rate formate da soli interessi passivi), con rimborso del capitale in un’unica soluzione (al termine della scadenza pattuita).

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Directa Trading https://prestitimag.it/directa-trading/ https://prestitimag.it/directa-trading/#respond Mon, 01 Jan 2024 14:22:44 +0000 https://prestitimag.it/?p=16798 Hai sentito parlare di Directa Trading ma non sai come funziona, cos’è e né tanto meno che recensioni abbia? Si tratta innanzitutto, di un broker al 100% italiano, che opera regolarmente e soprattutto lo fa legalmente, rappresentando le migliori quotazioni a livello mondiale.

Affidarsi ad un broker italiano e autorizzato da CONSOB, è alla base per evitare di correre il rischio di incappare in una delle tantissime truffe online.

Directa Trading o anche nota come Directa Sim, nasce nel 1996 per poi lanciare la sua piattaforma online un paio d’anni dopo la sua fondazione, nel 1998. Da allora, l’attività è in stata continua espansione, proponendo sempre più migliorie e maggior accessibilità ai suoi clienti.

Cos’è e chi è Directa Trading?

Directa Trading nasce come un sito web (broker al 100% italiano), per permettere ai suoi clienti investitori di capitalizzare i suoi risparmi in azioni, criptovalute, ETF, Certificati, Fondi quotati e in tutto quel che possa rientrare tra le operazioni finanziarie più richieste.

La gamma di servizi finanziari disponibili per gli investitori, può essere (usufruita tramite la piattaforma online, oppure scaricando una applicazione (sia per Android che per iOS), molto semplice e intuitiva, adatta anche a coloro che non hanno particolare esperienza nel settore.

Directa Sim si rivolge a due pubblici differenti: gli investitori “normali”, come potrebbero essere dei dipendenti d’azienda in cerca di una soluzione per guadagnare uno stipendio extra, oppure i trader professionisti, che quotidianamente studiano i mercati per lucrare.

A distanza di 27 anni dalla sua nascita, Directa Trading si conferma il pioniere del settore finanziario in tutto il panorama italiano. L’azienda torinese è regolarmente registrata all’albo (al numero 59), ed è autorizzata ad operare grazie alla CONSOB.

L’autorizzazione afferma l’autorevolezza di Directa Sim, che oggi conta oltre 61 mila clienti (numero raddoppiato in soltanto 3 anni). Nonostante si tratti di un broker molto affidabile, è importante sottolineare i rischi di un investimento.

Investire equivale a poter perdere denaro, ecco perché dovrai prestare molta attenzione alle tue operazioni finanziarie.

Directa Trading online: mercati e prodotti

Directa Trading è il broker che ti permette di operare online, scegliendo tra i 32 mercati finanziari di tutto il mondo: dalle azioni agli ETF, dalle coppie Forex ai Futures. Ma non solo, perché i segmenti di pubblico a cui si riferisce ampliano l’offerta, disponendo delle seguenti opportunità:

  1. Azioni;
  2. Obbligazioni;
  3. ETC, ETN, ETF;
  4. Certificati & CW;
  5. Future;
  6. CFD LMAX Exchange;
  7. Opzioni;
  8. Fondi;
  9. Crowdfunging;
  10. PAC in ETF.

Come hai potuto notare, le possibilità di investimento sono molto ampie, sta a te scegliere per quale optare (sulla base della tua esperienza e conoscenza).

Indipendentemente che tu voglia investire 100 euro, 1.000€ o 100.000€, la considerazione più importante si deve basare sulla consapevolezza delle tue operazioni, che in ambito finanziario, potrebbero rivelarsi molto pericolose.

Un aspetto importante che non devi mai trascurare, sono i costi e le commissioni di Directa Sim. L’azienda di intermediazione finanziaria torinese ti permettere di aprire il conto a costo zero, ma con delle commissioni molto importanti, che vanno da un minimo di 5€ per ordine eseguito sulle azioni italiane, fino a 9,5€ per ordine eseguito sulle azioni europee.

Directa trading: recensioni e funzionamento

Directa Trading è invaso da recensioni di ogni tipologia, prevalentemente positive. Il vantaggio è la versatilità con cui l’azienda torinese riesce ad interfacciarsi, proponendo un’applicazione e un sito web per poter operare con facilità (perfetta anche per neofiti del settore).

Nel 2023 l’azienda torinese lancia DirectaApp, un’applicazione veloce, user friendly e disponibile sia per iOS che per Android. Al suo interno è possibile accedere ai numerosi finanziari messi a disposizione per gli investitori (sia per neofiti che per i trader professionisti).

Uno degli aspetti più apprezzati è la piena operatività delle securitised derivatives, su cui è possibile operare 24 ore su 24, cinque giorni su sette. La mission di Directa non esclude nessuno, neanche i risparmiatori semplici in cerca di una rendita extra rispetto al loro regolare e normale stipendio mensile.

L’obiettivo è quello di rendere sempre più accessibile il mondo degli investimenti, ampliando le conoscenze che ognuno dovrebbe acquisire nel mondo dei mercati finanziari, con l’intento di sviluppare un alto grado di autonomia.

Le nostre opinioni e quelle di oltre 61 mila clienti presenti in Directa Trading, sono perlopiù positive. Alcune criticità potrebbero essere associate ad alcune funzionalità dell’app: qualche bug, interfaccia meno completa rispetto alla versione desktop e un menù caotico (risolto con la nuova piattaforma Libera).

Come e quale conto Directa SIM aprire?

Directa Sim costituisce un certo grado di riservatezza, durante l’apertura del conto potrai scegliere di quale tipologia far parte: apertura diretta, indiretta oppure conto PIR (Piani individuali di risparmio a lungo termine).

Le differenti tipologie di apertura del conto, costituiscono delle caratteristiche altrettanto diverse: con l’apertura del conto diretta, è possibile registrarsi online e creare un conto corrente bancario corrispondente.

Con l’apertura indiretta, dovrai collegare un conto corrente bancario affidandoti ad uno degli istituti bancari sussidiari di Directa (oltre 200). Così, sia i titoli che la liquidità rimarrà nel conto bancario che hai aperto.

Infine, con il conto PIR dedicato, potrai usufruire di una commissione fissa, aprendo un conto al prezzo di mantenimento fisso di 100 euro.

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Come pagare con WhatsApp https://prestitimag.it/come-pagare-con-whatsapp/ https://prestitimag.it/come-pagare-con-whatsapp/#respond Thu, 14 Dec 2023 05:41:21 +0000 https://prestitimag.it/?p=16769 Se cerchi il metodo su come pagare con WhatsApp, probabilmente hai appurato della possibilità che l’applicazione di messaggistica offre in alcuni Paesi. Si tratta di un meccanismo molto semplice, attraverso la quale gli utenti possono scambiare denaro in modo veloce ed istantaneo.

Il nome di questo “nuovo” servizio è definito Whatsapp Pay. Al momento non è possibile utilizzarlo in Italia, ma viste le intenzioni dell’app del gruppo Facebook Inc, siamo sicuri che ben presto potrebbe essere presentato anche nel nostro Bel Paese.

Eppure, ci sarebbe un metodo alternativo per poter far shopping su WhatsApp, anche se il servizio non è stato ufficializzato in Italia. Vediamo di seguito, come riuscirci.

Come pagare con WhatsApp anche in Italia

Se sei intenzionato a sapere come pagare con WhatsApp, probabilmente hai letto che questa possibilità è stata ufficializzata in diversi Paesi (soprattutto in Brasile). Eppure, esistono degli stratagemmi che ti consentirebbero di poter utilizzare WhatsApp Pay anche in Italia.

Sai bene che l’applicazione di messagistica nasce per permettere di chattare con qualsiasi persona abbia il tuo numero di telefono (e viceversa). La rivoluzione però, si è estesa anche in altri mercati e settori, tanto da essere utilizzato anche come programma per ottenere finanziamenti.

E se WhatsApp offre diverse soluzioni per soddisfare le più disparate esigenze, non dovremmo meravigliarci se alcuni Paesi possono usare l’applicazione di messagistica come forma di pagamento. Vediamo di seguito il funzionamento di WhatsApp Pay e perché varrebbe la pena poterlo sfruttare.

La filosofia di Mark Zuckerberg è molto semplice: rendere la sua applicazione multitasking, velocizzando le procedure della vita quotidiana, cercando di abolire le carte di credito o debito che possano ingombrare e far perdere tempo la gente, in operazioni che potrebbero essere effettuate in un solo click.

Ed è proprio da questa idea e visione che nasce WhatsApp Pay, la piattaforma di proprietà Facebook Inc, che tramite qualche click consente di scambiare denaro istantaneamente e pagare gli esercenti commerciali (sia online che offline), tramite un programma di pagamento integrato in app.

Un escamotage per tentare di usare WhatsApp Pay in Italia, potrebbe essere quello di installare una VPN. Con questo trucchetto, simulerai di vivere in un Paese a tuo piacimento (nel nostro caso Brasile dove siamo certi che si può pagare con WhatsApp), e collegandoti alla rete estera, potrai provare il suo funzionamento.

Ad oggi, è l’unico metodo che ci indica come pagare con WhatsApp in Italia (anche se la funzionalità in questione non è stata ancora estesa ufficialmente nel nostro Bel Paese).

Come funziona WhatsApp Pay? Commissioni e transazioni

Se ti sei incuriosito e hai voglia di sapere come funziona WhatsApp Pay, ti basti sapere che i fortunati possessori della nuova funzione, non dovranno far altro che scaricare a parte l’app (come si farebbe con WhatsApp Business), e poter godere delle caratteristiche di questo pagamento in app.

Gli utenti potranno scambiare denaro istantaneamente, far shopping online oppure pagare con un solo click direttamente in negozio. Gli esercenti invece, impostano il loro prezzo come se fosse un POS, e accettano qualsiasi pagamento tramite WhatsApp (con una piccola commissione da destinare all’intermediario).

WhatsApp Pay non dovrebbe meravigliarci, dato che ci hanno abituati (e continuano a farlo), con metodi di pagamento innovativi e veloci (come il conto Revolut che è anche virtuale). Motivo per cui ci aspettiamo che nel più breve tempo possibile – così si spera – la stessa possibilità venga concessa anche in Italia.

Se hai avuto modo di installare WhatsApp Pay e ti domandi come inviare denaro con WhatsApp, ti spunterà una voce “Pagamento“. A questo punto avrai due possibilità: fare click sulla voce “Pagamento” e scegliere a chi mandare denaro (o pagare un commerciante), oppure potrai accettare un eventuale pagamento che ti è stato inviato (cliccando “accetta” sulla notifica che ti apparirà sullo schermo).

Domande frequenti su come pagare con WhatsApp

Come posso mandare dei soldi a una persona su WhatsApp?

Al momento come avrai compreso, almeno in Italia (salvo con l’uso della VPN), non è possibile mandare soldi ad amici e parenti su WhatsApp. Tuttavia, esistono alternative come TransferWise che ti permettono di trasferire denaro a chiunque tu voglia, in poco tempo e ovunque tu necessiti.

Come funziona il pagamento su WhatsApp?

Come abbiamo spiegato nell’articolo in questione, il pagamento su WhatsApp è destinato soltanto a coloro che hanno la possibilità di usare l’app WhatsApp Pay. Per usufruirne, all’interno del programma di messaggistica si potrà far click sulla voce “Pagamenti”, stabilendo se inviare o ricevere i soldi.

I commercianti potranno scegliere invece, l’ammontare totale del prodotto o servizio venduto, inviando a loro volta la notifica al cliente (tramite un link), in pochissimi click. La ricezione del denaro è immediata (un vantaggio indefinibile per li esercenti e i clienti stessi).

A quanto ammontano le commissioni su Whatsapp Pay?

WhatsApp Pay sembrerebbe non prevedere fee (commissioni) provenienti dallo scambio di denaro tra amici e parenti (così come previsto dalle policy aziendali di PayPal). Gli unici costi sono a carico del commerciante durante la transazione, che stando alle informazioni in nostro possesso dovrebbero ammontare al 3,99% sul totale.

Adesso che hai appurato come pagare con WhatsApp, non resta altro che aspettare che la stessa funzionalità venga resa disponibile anche in Italia. Nel frattempo, se vuoi curiosare sulle policy e gli accordi conclusi tra il Governo brasiliano e Facebook, ti invitiamo a consultare il documento ufficiale relativamente ai termini e condizioni di FB Pay.

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Bonus idrocarburi: come funziona e come accedervi https://prestitimag.it/bonus-idrocarburi/ https://prestitimag.it/bonus-idrocarburi/#respond Thu, 02 Nov 2023 08:58:44 +0000 https://prestitimag.it/?p=16767 Vuoi sapere se puoi accedere al bonus idrocarburi / benzina e nel caso come richiederlo? Sei arrivato nel posto giusto.

L’agevolazione idrocarburi è stata introdotta dal Decreto Carburanti, approvato l’8 marzo, che estende la possibilità di ottenere l’importo dedicato fino al 31 dicembre 2023.

Il Decreto Carburanti con il bonus benzina ha offerto la possibilità di ottenere un bonus, esente ai soli fini fiscali, dedicato ai dipendenti delle aziende private. Vediamo più nel dettaglio in questa guida quali sono le caratteristiche del bonus idrocarburi e a quanto ammonta l’importo complessivo di questa misura.

Importo bonus idrocarburi e caratteristiche

Il bonus benzina o idrocarburi prevede un contributo destinato ai lavoratori del settore privato. L’importo massimo previsto per tutti i lavoratori che possono accedere al bonus è pari a 200 euro.

Il nuovo buono è stato introdotto dal Governo seguendo le misure che erano già state introdotte con il Decreto Ucraina, con l’articolo 2 del D.L. n. 21/2022, facendolo entrare in vigore ufficialmente con la legge del 10 marzo 2023 n.23 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2023.  

Ma quali sono le caratteristiche principali del bonus? Il bonus idrocarburi nello specifico legittima i datori di lavoro privati ad assegnare ai dipendenti un buono nel limite di 200 euro annui ai dipendenti privati, per supportarli nell’acquisto del carburante, dati gli aumenti sopraggiunti dall’inizio del conflitto in Ucraina.

Il bonus, inizialmente previsto solo per i dipendenti privati, con l’introduzione della nuova legge è stato esteso anche ai dipendenti degli studi professionali. Inoltre, ci potrà essere da parte del beneficiario anche la cessione del bonus a terzi, che può avvenire a qualsiasi titolo.

Come viene concesso il bonus benzina?

Il bonus viene concesso ai dipendenti delle aziende private e degli studi professionali mediante una tessera idrocarburi concessa in formato elettronico oppure cartaceo. Il benefit non concorre alla formazione del reddito del beneficiario, quindi è completamente esente dalle tasse, e non ha rilievi ai fini della contribuzione.

Si tratta, dunque, di un vantaggio fiscale anche per i lavoratori che vi accedono e che hanno in assegnazione il bonus assegnato nel corso del periodo d’imposta 2023. Quindi non è possibile fare richiesta autonoma del bonus idrocarburi ma bisogna vedere se l’azienda per la quale si lavora aderisce all’iniziativa ed eroga il compenso o direttamente in busta paga oppure concedendo una tessera dedicata per fare rifornimento.

Leggi anche queste guide interessante: Come investire 5000 euro / Cessione del quinto con anticipo del TFR / Prestiti veloci in 24 ore

Bonus benzina: chi ne ha diritto?

Chi ha diritto al bonus benzina? Come accennato, per riuscire ad accedere al bonus è necessario che vengano assolte delle specifiche condizioni. Nello specifico è necessario:

  1. Il buono benzina deve essere erogato dal datore di lavoro che opera nel settore privato. Quindi gli erogatori del bonus idrocarburi 2023 possono essere: le imprese individuali, imprese societarie (S.p.A. – S.r.l – Sas ecc…); associazioni ed enti non commerciali con lavoratori dipendenti.
  2. Sono esclusi i dipendenti delle amministrazioni pubbliche. L’unica eccezione è quella per gli enti pubblici economici, che non rientrano di definizione tra le pubbliche amministrazioni, e che invece secondo la Risp. N. 15/2023 risultano assimilate al settore privato.
  3. Il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti e assimilati senza alcun limite di ruolo oppure di reddito a prescindere dal tipo di contratto.

Nel dettaglio, dunque, potranno usufruire del bonus:

  • Lavoratori a tempo determinato o indeterminato a tempo pieno o parziale
  • Lavoratori agili e in smart working
  • Lavoratori con contratto di stage
  • Lavoratori con contratto di apprendistato
  • Lavoratori con contratto co.co.co e a progetto

Esclusi invece non solo i dipendenti pubblici ma anche i titolari di partita IVA. L’importo del bonus benzina è annuale e potrà essere concesso ai dipendenti fino al 31 dicembre 2023. La somma dovrà essere corrisposta direttamente in busta paga. Il bonus potrà poi essere impiegato fino al 12 gennaio del 2024.

Come si può utilizzare il bonus idrocarburi?

Il bonus benzina per i dipendenti privati potrà essere impiegato esclusivamente per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione ossia: gasolio, GPL, benzina e metano. Come riportato dalla circolare n.27/E/2022, però, rientra nell’impiego del bonus anche la ricarica dei veicoli elettrici, per non creare alcuna disparità di trattamento tra le differenti tipologie di veicoli.

Quindi il bonus si può utilizzare facilmente in ogni stazione di servizio per poter fare rifornimento al proprio mezzo di trasporto personale, senza alcuna limitazione, se non per quanto riguarda l’importo che viene caricato sulla tessera che sarà pari al massimo a 200 euro.

In caso, invece, di erogazione del bonus in busta paga, allora non ci sarà alcuna tessera da utilizzare, ma semplicemente l’incentivo andrà a colmare la spesa che si effettua per raggiungere il posto di lavoro con il proprio veicolo privato.

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500 euro con Accredito Immediato in Prestito: Come Averli https://prestitimag.it/500-euro-con-accredito-immediato-in-prestito-come-averli/ https://prestitimag.it/500-euro-con-accredito-immediato-in-prestito-come-averli/#respond Tue, 24 Oct 2023 08:05:54 +0000 https://prestitimag.it/?p=16718 Hai bisogno di liquidità, ti servirebbero almeno 500 euro con accredito immediato per poter risolvere in poco tempo una situazione debitoria o per fare un acquisto importante?

Devi sapere che la richiesta di prestiti di 500 euro, nella maggior parte dei casi, prevede una procedura burocratica più snella che permette di ridurre i tempi di approvazione da parte della banca.

Questo rende possibile ottenere un prestito 500 euro immediato con accredito diretto sul conto corrente del richiedente. Vuoi scoprirne di più su come richiederlo?

Continua a leggere e scopri come ottenere dei piccoli prestiti online o direttamente in banca con o senza garanzia dello stipendio o della pensione.

Piccoli prestiti 500 euro: come ottenerli?

Per ottenere un finanziamento di 500 euro in poco tempo o con accredito immediato una delle soluzioni più rapide è sicuramente quello di inoltrare una richiesta online alle banche o finanziarie che erogano prestiti veloci anche in giornata.

In linea generale, per accelerare i tempi e ottenere subito un prestito è necessario che tu abbia i giusti requisiti reddituali e sia già in possesso di tutta la documentazione attestante la tua identità e la tua situazione economica.

I requisiti che danno un accesso privilegiato alle richieste di prestito immediato sono:

  • Presenza di un contratto di lavoro (nel settore pubblico o privato) a tempo indeterminato
  • Pensionati con un’età al di sotto o pari a 65 anni
  • Lavoratori autonomi e liberi professionisti che hanno almeno due anni di attività e una dichiarazione dei redditi all’attivo

Oltre a questi requisiti reddituali, legati principalmente a una sicurezza economica che permetta di restituire la piccola somma chiesta in prestito, è necessario anche dimostrare di avere i giusti requisiti personali come:

  • Residenza o domicilio in Italia
  • Avere un conto corrente aperto già intestato
  • Essere maggiorenni
  • Aver già richiesto almeno un finanziamento (personale o di credito al consumo)
  • Non essere protestati, segnalati come cattivi pagatori o pignorati
  • Non avere società in liquidazione

In possesso di tutti i requisiti qui citati, per ottenere un prestito di 500 euro immediato, basterà inoltrare la richiesta alla propria banca di riferimento oppure a un’istituto di credito abilitato, online o in sede fisica, e attendere la procedura di convalida del finanziamento.  

In genere, la risposta di pre-approvazione viene data immediatamente. Ci potrebbero essere delle ore di attesa, invece, per quanto riguarda l’erogazione della somma sul conto corrente dopo che il prestito è stato concesso.

Leggi anche queste guide: Piccoli Prestiti 500 euro / Prestiti in un’ora / Prestiti urgenti in 24 ore / Prestiti personali

Prestito di 500 euro subito: per disoccupati

Se hai bisogno di un prestito online di 500 euro ma non hai un lavoro, la situazione potrebbe essere leggermente più complessa e i tempi si potrebbero dilungare. Infatti, ottenere 500 euro in prestito con accredito immediato, senza delle garanzie tangibili è davvero molto complesso, nonostante la cifra irrisoria.

Prima di inviare delle richieste di finanziamento alle varie banche, rischiando di ricevere dei rifiuti che non fanno altro che aggravare la situazione e rendere ancora più complesso l’accesso al credito, è bene vagliare le principali soluzioni per disoccupati.

Tra le principali troviamo:

  • Richiesta di un fido: una delle prime soluzioni è quella di interfacciarsi direttamente con la banca nella quale si è aperto il conto corrente. Infatti, le banche, conoscendo la tua situazione economica e le tue entrate, anche se attualmente sei disoccupato, potrebbero accordarti un piccolo fido di 500 euro con accredito immediato sul conto.
  • Richiesta di una carta di credito: un’altra soluzione, potrebbe essere la richiesta di una carta di credito revolving oppure a saldo che ti dia accesso alla somma di cui hai bisogno. L’unico problema è che per avere una carta di credito, i tempi di attesa possono essere prolungati. Solo alcune banche permettono l’attivazione immediata della carta di credito, che in genere avviene online (con la produzione di una carta digitale che si può utilizzare nell’attesa che venga consegnata quella fisica).

Oltre alla richiesta della carta di credito o di un fido, se sei disoccupato e hai bisogno di 500 euro subito in prestito, puoi richiederlo con un garante.

Se hai una persona con un reddito costante che può farti da garante sulla somma richiesta in prestito, allora potrai fare una richiesta di prestito personale tradizionale, con firma fidejussoria del garante. In questo modo, a seconda delle banche, potresti ottenere fino a 500 euro immediati sul tuo conto corrente.

Finanziamento di 500 euro per cattivi pagatori e protestati

Se sei stato inserito nella lista dei cattivi pagatori o hai ricevuto un protesto, purtroppo avrai difficoltà anche ad ottenere un prestito di 500 euro, in quanto le banche tendono a rifiutare i piccoli finanziamenti a coloro che non hanno pagato le rate precedenti di altri prestiti o mutui, o che non hanno onorato il pagamento di un assegno, o di una cambiale.

In tutti questi casi è possibile che non si riesca ad ottenere facilmente e velocemente un prestito di 500 euro. Ci sono però anche in queste occasioni delle soluzioni che si possono vagliare per ovviare al problema. Oltre alla richiesta diretta di un fido alla propria banca (anche se in questo caso potrebbe essere complesso ottenerlo) ci sono altre strade quali:

  • Avere un familiare che agisce come garante
  • Richiedere un piccolo prestito in azienda: questa soluzione può essere vagliata dai lavoratori privati che hanno un’azienda che offre un prestito con rivalsa sul TFR e con pagamento della rata direttamente dal conto corrente. Oppure dai lavoratori pubblici e dai pensionati che hanno i requisiti di accesso al Piccolo prestito Inps ex Inpdap.

Queste sono sicuramente le due soluzioni più veloci per avere un accesso al prestito più veloce anche se si è senza garanzie.

Leggi queste guide per maggiori informazioni: Prestiti veloci con cambiali / Prestiti online a protestati e cattivi pagatori

A chi richiedere un prestito da 500 euro immediato?

Ti starai sicuramente chiedendo a questo punto a chi richiedere un prestito da 500 euro immediato? Attualmente è possibile richiedere un prestito online da 500 euro a diverse banche e finanziarie che operano sul territorio italiano. Tra le principali troviamo:

Prestito Cofidis da 500 euro

Cofidis è una finanziaria che permette l’accesso immediato al finanziamento sia personale senza giustificazione di spesa sia per l’acquisto diretto in alcuni negozi ed e-commerce come Amazon.

Ad esempio, è possibile chiedere il CreditLine per accedere a un finanziamento diretto per l’acquisto di beni su Amazon. Questa linea di credito permette di ottenere fino a 1500 euro per pagare qualunque tipologia di bene che si desidera comprare sull’e-commerce.

Per accedere a CreditLine basta:

  • Andare su Amazon.it
  • Mettere nel carrello il prodotto desiderato
  • Selezionare come metodo di pagamento “Paga a rate con cofidis
  • Iniziare la procedura di richiesta con l’invio dei documenti personali e compilando un breve form con nome, cognome ed e-mail
  • Conclusa la procedura in pochi minuti hai l’esito della richiesta e ottieni immediatamente la somma per effettuare il pagamento del bene richiesto.

Un’altra soluzione sempre offerta da Cofidis è Power Credit. Con Power Credit è possibile ottenere un piccolo prestito online fino a un massimo di 2000 euro. La linea di credito ti permette di fare pagamenti o acquisti, pagando la somma spesa in comodo rate (fino a un massimo di 24 mesi) direttamente dal conto corrente. La rata fissa di Power Credit parte da 60 euro al mese.

La procedura di richiesta è molto semplice, basta:

  • Compilare il form con i propri dati personali
  • Inserire il Codice Iban del proprio conto corrente bancario
  • Inviare una copia dei documenti d’identità
  • Inviare una copia del cedolino della pensione oppure dello stipendio o della Certificazione Unica

Conclusa la procedura in pochi minuti si riceve una risposta. In caso di approvazione, si avrà immediatamente il fido di Cofidis e si potrà richiedere l’invio della somma desiderata sul proprio conto corrente bancario.

Compass prestito fino a 1000 euro

Un’altra soluzione che si può vagliare è il piccolo prestito Compass1000 euro per i tuoi desideri”. Questa nuova tipologia di finanziamento è pensata per tutti coloro che hanno bisogno di un prestito veloce online per poter far fronte ad una spesa imprevista.

Compass da la possibilità di accedere a questo piccolo finanziamento con richiesta massima pari a 1000 euro da dover restituire in 12 rate con cadenza mensile.

Il finanziamento può essere richiesto online oppure direttamente dall’APP MyCompass, anche dai nuovi clienti.

La procedura si svolge completamente online e richiede solo pochi documenti per l’identificazione del cliente.

Nello specifico per ottenere il piccolo prestito online Compass basta:

  • Accedere all’area di pre-login del sito o scaricare l’applicazione MyCompass
  • Cliccare su “1000 euro per i tuoi desideri”
  • Inserire i dati personali richiesti dall’applicazione o dal form sul sito
  • Confermare di essere maggiorenne
  • Fornire informazioni quali: codice fiscale, indirizzo di residenza, e-mail, codice iban, numero di cellulare.
  • Inviare documenti: foto della tessera sanitaria, della carta di identità o della patente. Scattarsi un selfie.
  • Attendere la risposta automatica da parte di MyCompass per sapere se il finanziamento è stato accettato.
  • In caso di accettazione l’erogazione del prestito 1000 euro per i tuoi desideri avviene nell’immediato sul conto corrente del destinatario.

Prestito 500 euro con Agos Ducato

Un’altra finanziaria che permette di accedere a un finanziamento di 500 euro da ripagare a rate con un massimo di 84 mensilità.  

Per ottenere un prestito Agos da 500 euro dovrai:

  1. Andare sul sito ufficiale di Agos
  2. Fare una simulazione di prestito inserendo somma e tempi di restituzione
  3. Verificare l’importo della rata con o senza assicurazione
  4. Se sei convinto puoi continuare la procedura compilando tutte le sezioni richieste con i documenti reddituali e anagrafici
  5. Attendi in pochi minuti la pre-approvazione del prestito
  6. Se il prestito viene pre-approvato devi inviare una copia dei documenti d’identità e di reddito.
  7. Una volta che verranno confermati i tuoi dati, potrai ottenere l’accredito del prestito di 500 euro sul tuo conto corrente.

Esempio prestito 500 euro online Agos Ducato:

RATADURATA DEL PRESTITOTAN/TAEG
43,6612 mesiTan: 8,72% Taeg: 9,08%
29,7318 mesiTan: 8,70% Taeg: 9,06%

Intesa Sanpaolo

Tra le soluzioni che sono accessibili sia in banca sia online troviamo anche “Per Te Prestito in Tasca” di Intesa Sanpaolo.

Questa soluzione ti permette di richiedere, se sei cliente Intesa Sanpaolo, da un minimo di 500 euro fino a un massimo di 5000 euro. L’attivazione della linea di credito può essere richiesta in banca oppure online.

Puoi richiedere Per Te Prestito in Tasca se sei:

  • Un lavoratore dipendente o pensionato
  • Lavoratore autonomo purché il prestito sia per scopi estranei all’attività imprenditoriale, artigianale, commerciale o professionale svolta
  • Lavoratori a tempo determinato
  • Lavoratori atipici con un conto aperto da più di 6 mesi presso Intesa San Paolo

In presenza di uno di questi requisiti, potrai richiedere il prestito e ottenerlo in poco tempo con accredito diretto sul conto corrente. Il rimborso della linea di credito potrà essere svolto in un minimo di 12 mesi e in un periodo massimo di 48 mesi.

Prestito tra privati e social lending

Infine, una delle soluzioni che si possono vagliare nel caso in cui ci sia necessità di un prestito immediato da 500 euro è quello di richiedere un prestito tra privati, a un parente oppure ad un amico o attraverso le principali piattaforme di social landing.

Per la richiesta di un prestito tra privati ad un amico oppure ad un parente non c’è bisogno di molte formalità. Basterà una scrittura privata in cui si delinea l’importo avuto in prestito, modalità di restituzione ed eventuali interessi applicati. Per sicurezza chi concede il prestito potrebbe richiedere la firma di una o più cambiali, al fine di avere un’ulteriore garanzia di restituzione dell’importo.

La seconda soluzione, invece, è quella di richiedere un prestito tra privati mediante le piattaforme di social lending. Queste piattaforme permettono di richiedere 500 euro in prestito online, in modo semplice e veloce.

Basta compilare il form e attendere la risposta da parte della piattaforma. In caso di accettazione, il prestito viene immediatamente erogato sul conto corrente del richiedente. In genere le piattaforme di social landing permettono l’accesso alla richiesta di piccoli crediti con una rateizzazione massima di 84 mesi.

Tra le principali piattaforme di social lending dove puoi richiedere un finanziamento di 500 euro veloce ci sono:

1.MotusQuo

2. BLender

3. Prestiamoci

4. Smartika

5. Soisy

6. Younited Credit

Le piattaforme hanno tutte il medesimo funzionamento, bisogna inserire l’importo desiderato e i tempi nel quale si vuole restituire il prestito. Il consiglio è in ogni caso prima di procedere alla richiesta di prestito quella di comparare le diverse offerte al fine di scegliere quella che presenti il miglior tasso di interesse complessivo sul prestito.

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